Tanta partecipazione per l’ottavo appuntamento della Rassegna:”Alla scoperta di Palazzo Granafei-Nervegna”. Il tema della serata:”Una stanza tutta per sé”, riguardante le donne e le difficili lotte che hanno dovuto affrontare per affermare se stesse e rivendicare il riconoscimento di pari opportunità con gli uomini, ha destato molto interesse e curiosità nei presenti. Dopo una visita guidata molto dettagliata del Palazzo Granafei-Nervegna, i partecipanti si sono trasferiti presso la Sala Universitaria del Palazzo. È intervenuta la dott.ssa Katiuscia Di Rocco che ha focalizzato l’importanza, per le donne dei secoli passati, di avere “una stanza tutta per sé”. Ogni palazzo nobiliare aveva una stanza per le donne, adiacente a quella degli uomini, ma con un arredo diverso. Le donne sentivano la necessità di avere uno spazio tutto per loro, anche se con tante restrizioni. Era consentita soltanto la lettura di libri casti e argomenti come la politica erano assolutamente vietati. Le donne leggevano poesie, dipingevano, chiacchieravano.
Siamo ancora lontani dai salotti della fine del settecento, quando le cose cominciano a cambiare, grazie alla Rivoluzione Francese. La dott.ssa Di Rocco ha, inoltre, letto alcuni commenti sulle donne, all’interno del Manifesto dell’ Illuminismo, da cui appariva evidente come la cultura non fosse ritenuta per le donne. Quattro le donne brindisine scelte (sec. XVI-XX), per la profondità dei loro scritti, centinaia di lettere in cui evidenziavano le loro idee, le passioni e tanto altro. L’attrice Giampiera Dimonte ne ha letto alcune, creando molta empatia nei presenti. Un incontro molto interessante per la tematica affrontata. Le donne hanno dovuto lottare tanto per potere affermare i loro diritti e superare i pregiudizi. Importantissima è stata la diffusione dell’alfabetizzazione e, di conseguenza, della cultura, anche, all’universo femminile. Anna Consales
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