Anche per il 2024 l’Osservatorio regionale sui neofascismi commemora la ricorrenza del 25 aprile

Anche per il 2024 l’Osservatorio regionale sui neofascismi onora e commemora la ricorrenza del 25 aprile, quest’anno celebrata sullo sfondo di scenari di guerra che diffondono allarme nell’opinione pubblica e che mettono a dura prova la democrazia in Europa e in tutto il mondo. Sembra che il tempo passato dalla fine della dittatura nazifascista e della seconda guerra mondiale, che costarono milioni di vittime innocenti, non abbia insegnato nulla. Non ci può essere pace se non vi è giustizia, se non vengono riconosciuti i diritti dei popoli, se si continua a esaltare il nazionalismo, se si lascia campo libero agli appetiti dell’economia delle armi. Anche di questo dobbiamo ricordarci in occasione della festa della Liberazione, in cui rendiamo omaggio alle partigiane e ai partigiani che furono protagonisti della Resistenza ma anche a tutti coloro che si opposero al fascismo e che pagarono spesso con la vita la lotta per la libertà, per la democrazia, per la giustizia sociale e per la pace. Beni di cui ancora godiamo grazie alla nostra preziosa Costituzione, che pure viene aggredita a più riprese e sottoposta a continui tentativi di manomissione.

Attraversiamo una fase in cui si fanno sempre più insistenti i tentativi di sminuire o addirittura di negare il significato e l’importanza della Resistenza, mentre per converso si prova subdolamente a riabilitare il fascismo e si arriva a censurare chiunque affermi la verità storica denunciando la barbarie della dittatura, la sua vergogna, le immani tragedie che essa inflisse al popolo italiano. Condanniamo decisamente queste forme di revisionismo e la volontà di mettere a tacere chi non le accetta. A tutti coloro che ripetono che il fascismo è morto il 25 aprile del 1945, e che di conseguenza non ha senso proclamarsi antifascisti, replichiamo che le tossine del ventennio continuano a circolare nel corpo della società e che l’antifascismo manterrà la sua attualità fino a quando saranno messi in discussione i principi e i valori della Costituzione nata dalla lotta di Liberazione contro il nazifascismo.

In occasione del 25 aprile l’Osservatorio continuerà a presentare le storie di partigiane e partigiani pugliesi che hanno preso parte alla lotta di Liberazione, per tenerne viva e per onorarne la memoria. Riteniamo importante far conoscere queste vicende perché esse aiutano a comprendere il significato e il valore di scelte che, talvolta pagate con la vita, hanno restituito libertà e futuro democratico alla nostra nazione. Negli scorsi anni l’Osservatorio ha reso omaggio in particolare alla memoria delle donne partigiane pugliesi; questa volta offriamo brevi profili di partigiani che, con il loro esempio, hanno dato lustro alla tradizione democratica e antifascista della nostra terra. Antonella Morga, Coordinatrice dell’Osservatorio regionale sui neofascismi della Puglia.

Le iniziative

L’Osservatorio ha preso parte e sta sostenendo con il proprio patrocinio numerose iniziative diffuse sul territorio regionale che commemorano la festa della Liberazione. Così come sarà presente in tutte le celebrazioni che si svolgeranno nei diversi comuni della Puglia a fianco dell’ANPI, delle istituzioni, delle organizzazioni e delle associazioni democratiche e antifasciste.

Ricordiamo , in aggiunta a quanto già fatto gli anni precedenti, alcune storie di partigiane/i pugliesi e baresi. I baresi che di seguito citiamo sono quelli ai cui parenti il Comune di Bari il 25 aprile 2024 conferirà i riconoscimenti per il valore delle azioni eroiche nelle quali durante la resistenza al nazifascismo essi si sono distinti.

Le altre e gli altri citati sono le/i partigiane/i che rappresentano la continuazione di un elenco che l’Osservatorio continuerà a pubblicare mano, mano perché venga data conoscenza del servigio e del sacrificio di queste/i nostre/i valorosi concittadine/i per la libertà del nostro paese e la conquista della democrazia.

  • LUIGI PARTIPILO, impiegato (1918-1943) Caduto nella difesa del Porto di Bari dall’attacco dell’esercito nazista il 9 settembre 1943
  • ANGELO VALLE, dirigente delle Ferrovie (1917-1944) Comandante della Brigata “Italia Libera”, combattente in Veneto, fucilato dalle Ss con la moglie Gianna Giglioli a Carpené del Grappa il 27 settembre 1944
  • EMANUELE ITALIANO, ragioniere (1918-1944) Partigiano in Liguria, nella II Divisione d’assalto Garibaldi “F. Cascione”, caduto in combattimento a Upega (Cuneo) il 17 ottobre 1944
  • GIORGIO SALAMANNA, sarto (1923-2015) Partigiano in Montenegro, combattente nella Divisione Garibaldi dell’Esercito popolare di liberazione jugoslavo. Presidente provinciale dell’Anpi di Bari dal 1977 al 2015
  • ARAMIS GUELFI, carpentiere (1905-1977) Commissario politico della Divisione garibaldina Livorno «Lanciotto Gherardi». combattente a Volterra. Presidente provinciale dell’Anpi di Bari, dal 1971 al 1977
  • MICHELE MANCINI (1930) Combattente nella difesa di Bari Vecchia dall’attacco dell’esercito nazista il 9 settembre 1943
  • MICHELE ROMITO (1929-2009) Combattente nella difesa di Bari Vecchia dall’attacco dell’esercito nazista il 9 settembre 1943
  • PASQUALE MININNI (1930-2022) Combattente nella difesa di Bari Vecchia dall’attacco dell’esercito nazista il 9 settembre 1943
  • BENEDETTO ARMENISE (1923-2023) Partigiano nel Corpo Italiano di Liberazione, combattente nelle Marche
  • ANTONIO AYROLDI (1906-1944) Nato a Ostuni (BR), partigiani nel Fronte militare clandestino a Roma, martire delle Fosse Ardeatine, medaglia d’argento al valor militare
  • VINCENZO (1924-1943) E LUIGI BIONDI (1927-1943) Nati a Foggia, fratelli, caduti nella battaglia di Colle San Marco (Ascoli Piceno) il 3 ottobre 1943
  • PASQUALE D’ERRICO (1921-1944) Nato a San Giorgio Ionico (TA), carabiniere, partigiano della brigata Bolero Garibaldi a Bologna, caduto in combattimento a ottobre del 1943
  • VINCENZO GIGANTE (1901-1944) Nato a Brindisi, deportato e ucciso nella Risiera di San Sabba (Trieste), medaglia d’oro al valor militare
  • PIETRO PANDIANI (1915-1972) Nato a Taranto, comandante di una brigata Giustizia e Libertà in Emilia Romagna, medaglia d’argento al valor militare
  • ANNA MARIA PRINCIGALLI (1916-1969) Nata a Bergamo, vissuta a Canosa di Puglia (BAT) fino all’adolescenza, ufficiale della divisione Flaim nel Verbano
  • SALVATORE SICURO (1922-2014) Nato a Martano (LE), commissario politico della compagnia Antonio Gramsci in Iugoslavia
  • MARIA TERESA SPARASCIO (1906-1944) Nata a Tricase (LE), staffetta della brigata Pablo a Langhirano in Emilia, ferita a settembre del 1944, morta a ottobre
  • NICOLA UGO STAME (1908-1944) Nato a Foggia, tenore, partigiano di Bandiera Rossa a Roma, martire delle Fosse Ardeatine, medaglia d’argento al valor militare DIANA TORRIERI (1913-2007) Nata a Canosa di Puglia (BAT), attrice, staffetta di Giustizia e Libertà a Milano
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