San Donaci. A seguito delle ripetute violazioni, eseguita ordinanza di custodia cautelare nei riguardi un 29enne del luogo.
I Carabinieri della Stazione di San Donaci hanno eseguito, nei riguardi di un 29enne del luogo, un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dalla Corte d’Appello di Lecce. L’uomo, condannato alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione per il reato di atti persecutori con sentenza del GIP del Tribunale di Brindisi, il 13 agosto scorso è evaso dagli arresti domiciliari ed è stato sorpreso in possesso di uno spinello. In altre circostanze, ha contravvenuto alle prescrizioni connesse alla misura cautelare in espiazione, violando il divieto di comunicare con persone diverse da quelle conviventi. Recentemente era stato anche deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di diffamazione a mezzo stampa, in quanto ha pubblicato sul proprio profilo facebook alcuni post diffamatori nei riguardi di una donna del luogo che aveva denunciato l’evento. La denuncia è scaturita dal fatto che il profilo social dell’utente è luogo virtuale e la pubblicazione di contenuti offensivi sulla bacheca facebook costituisce una forma diffamatoria di comunicazione con più persone. Da tempo la giurisprudenza considera il profilo facebook quale “luogo aperto al pubblico” in considerazione del fatto che l’accesso risulta consentito a tutti gli utilizzatori del predetto social network. Pertanto, in considerazione dell’ampia pubblica diffusione, l’utilizzo improprio di tale strumento porta alla contestazione di alcuni reati tra cui l’ipotesi più frequente è quella della “diffamazione aggravata”, che è il reato di colui che comunicando con più persone offende l’altrui reputazione.
Espletate le formalità di rito, il 29enne è stato tradotto nella Casa Circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.