ARANCE RACCOLTE PER STRADA? L’ADOC DICE CHE SONO INQUINATE

Ecco il documento dell’Adoc:

Con Avviso pubblico del 06 aprile 2018, il Comune di Brindisi, nella persona dell’Ing. Gaetano Padula, Dirigente assessorato lavori pubblici, ha informato la cittadinanza della possibilità di raccogliere frutti dalle alberature situate in via Porta Lecce, Via Osanna e Viale Commenda. Dunque, i brindisini, previa istanza da inviare entro lo scorso 13 aprile, avrebbero potuto concorrere alla raccolta per uso personale delle arance.
Tali frutti, oltre a decorare alcune vie della città, costituiscono anche concreta minaccia all’incolumità dei passanti, necessitando il costante intervento della Multiservizi.
È sì vero che tale iniziativa appare volta a sostenere il lavoro dell’ente sotto il profilo economico, ma è pur vero che il primario interesse alla salute del cittadino consumatore viene incautamente ignorato, posto che le arance crescono proprio sul ciglio di strade nevralgiche della città, con il più alto tasso di smog. Pertanto i frutti sono inevitabilmente pregni di sostanze nocive.
L’Adoc di Brindisi rileva come suddetta assurda concessione, violando la normativa vigente, abbia legittimato la circolazione ed il consumo di alimenti alterati ai danni degli inconsapevoli consumatori.
Si chiede, per cui, apposita nota esplicativa del Commissario Prefettizio e si
invita l’Amministrazione a revocare il provvedimento in questione in quanto assolutamente illegittimo e contrario al pubblico interesse.

Brindisi li, 24 aprile 2018 IL PRESIDENTE PROVINCIALE
ZIPPO GIUSEPPE

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