Fissati i primi interrogatori di garanzia nell’ambito del terremoto giudiziario verificatosi stamattina a Brindisi, con l’arresto di cinque funzionari dell’Enel. Carlo De Punzio sarà interrogato in carcere lunedì pomeriggio alle ore 15.30 dal giudice delle indagini preliminari Stefania De Angelis ed alla presenza del pubblici ministeri Milto De Nozza e Francesco Carluccio. Un altro interrogatorio di cui è nota la data è quello di Fabiano Attanasio (difeso dall’avvocato Massimo Manfreda): mercoledì alle ore 9.30. Nella stessa giornata dovrebbe essere interrogato Vito Gloria (difeso dall’avvocato Gianvito Lillo).
Intanto, si apprendono le prime notizie circa le contestazioni dei magistrati ai singoli indagati. In cambio di un appalto di 266 mila euro concesso alla ditta Palma Asfalti (il cui titolare Giuseppe Palma è iscritto nel registro degli indagati), Domenico Iaboni (già licenziato dall’Enel) avrebbe ricevuto dazioni in denaro per circa 14.000 euro. In cambio dei “Sal” per poter ricevere il saldo di fatture (l’appalto, in questo caso, è stato di due milioni di euro) Vito Gloria (ex consigliere comunale di Brindisi) avrebbe ricevuto dazioni in denaro per circa 22.000 euro (in un caso anche con un assegno di duemila euro versato sul conto di sua moglie). Nicola Tamburrano, invece, sarebbe stato “compensato” dal Palma con una cifra di almeno 9.750 euro. Fabiano Attanasio (tra denaro e “regali”) 29.000 euro. Ma il ruolo maggiore all’interno dell’organizzazione lo avrebbe svolto Carlo De Punzio, il quale (tra denaro e “utilità”) avrebbe intascato una somma non inferiore a 154.000 euro. Anche in questo caso, il De Punzio avrebbe fatto intestare assegni circolari alla moglie ed avrebbe ricevuto anche una carta di credito ricaricabile in cui veniva inserita la provvista di volta in volta.
Per gli importi ricevuti, ognuno degli indagati è stato raggiunto da un provvedimento di sequestro preventivo.
