Spett.le
Comune di Brindisi
alla c.a. del Sindaco
Ing. Riccardo Rossi
Piazza Matteotti, n. 1
72100 Brindisi
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Spett.le
Comune di Brindisi
Servizio alla Persona, Contratti e Appalti
alla c.a. del R.U.P.
Dott. Costantino Del Citerna
Piazza Matteotti, n. 1
72100 Brindisi
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Oggetto: Bando per l’affidamento in concessione di n. 4 asili nido siti nel territorio del Comune di Brindisi: via Modigliani – via B. Cellini – Santa Chiara – Sant’Angelo (CIG 863129846F). Richiesta revoca/modifica in autotutela.
Egr. Sindaco, Egr. dott. Del Citerna,
le scriventi organizzazioni, costituenti il Comitato Misto Paritetico Regionale di cui all’art. 9, n. 2), lett. B) del CCNL Cooperative Sociali del 21.5.2019, già costituito in Puglia in sede di accordo regionale integrativo del 29.7.2013, in riferimento al bando di gara in oggetto, significano quanto segue.
Preliminarmente, dopo attenta lettura dell’Avviso Pubblico e incrociando le condizioni in esso riportate con i dettami delle disposizioni regionali in materia di requisiti organizzativi per asili nido (art. 53, R.R. n. 4/2007 e s.m.i.) e relativo piano tariffario approvato dalla stessa Regione Puglia per le attività di cui al ridetto art. 53, emerge in maniera lampante la completa inadeguatezza del valore annuo della concessione suscettibile, peraltro, anche di ribasso in sede di presentazione delle offerte.
In disparte le considerazioni in ordine alla totale illegittimità di siffatti deliberati, la questione su cui preme incentrare la presente doglianza è l’aspetto della dignità dei lavoratori, e delle loro famiglie, completamente calpestata da posizioni così contrarie al buon senso prima e alla legge poi, tanto da risultare inaccettabili.
Com’è facile immaginare, difatti, l’eventuale aggiudicatario di una gara siffatta non potrà che ricorrere a forme di lavoro irregolare – se non proprio, e del tutto verosimilmente, “nero” – per far fronte al rispetto, inevitabile, dei dettami dell’art. 53 del R.R. n. 4/2007 e dei Contratti Collettivi, anche di secondo livello, stipulati dalla Organizzazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Ancora una volta, com’è lampante, ad accusare il peso delle ristrettezze economiche e finanziarie delle PP.AA. sono i lavoratori e le loro famiglie.
In secondo luogo, si rileva come il criterio di considerazione dei voucher di conciliazione – che, è utile ricordare, è uno strumento di sostegno alla domanda e non all’offerta – risulta contrario a quella che è la previsione normativa regionale sullo strumento: esso, difatti, non potrà costituire “retta” o parte di essa, costituendo, invero, uno strumento di supporto alle famiglie.
In ragione di quanto sopra esposto, con la presente lo scrivente Comitato Misto Paritetico Regionale chiede la revoca/modifica in autotutela dei documenti di gara in oggetto, con conseguente rimodulazione del valore della concessione, in linea con le previsioni di cui all’art. 53, R.R. n. 4/2007 e s.m.i. e dei Contratto Collettivi, anche di secondo livello, stipulati dalle Organizzazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Dichiarandoci disponibili a qualsivoglia ulteriore chiarimento e confronto in merito, cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti.
F.to Legacoop Puglia F.to FP CGIL Puglia
F.to Confcooperative Federsolidarietà Puglia F.to FP CISL Puglia
F.to Agci Puglia F.to UIL FPL Puglia
F.to FISASCAT CISL Puglia
F.to UIL UILTUCS Puglia