ASSISTENZA AI BAMBINI DISABILI: E’ CAOS NELL’AMBITO DI MESAGNE

Problemi a non finire nell’Ambito di Mesagne per il servizio di integrazione scolastica. La battaglia riguarda le famiglie di bambini e dei ragazzi disabili che chiedono a gran voce la tutela di un proprio diritto e cioè dell’assistenza scolastica per i propri figli e, di conseguenza, della tutela del diritto allo studio. Nell’Ambito territoriale di Mesagne questo diritto viene a cadere a causa di una riduzione del 70% delle ore destinate all’assistenza dei disabili. Molti scolari e studenti, pertanto, come denunciano in una nota il segretario generale della Cgil-Funzione Pubblica Antonio Macchia ed il segretario provinciale Vincenzo Cavallo, non potranno seguire le lezioni come i loro coetanei. Da qui l’iniziativa, che la Cgil ha assunto insieme a molti genitori, di predisporre un esposto-denuncia perché vengano riconosciuti i diritti dei diversamente abili, che hanno la sola colpa – afferma ancora la Cgil – di essere nati in un comune sbagliato.  Sull’argomento si registra anche una presa di posizione della segreteria della Cisl-Funzione Pubblica che evidenzia l’atteggiamento assai discutibile dei comuni che fanno parte dell’Ambito di Mesagne, fatta eccezione per San Pancrazio Salentino che avrebbe messo a disposizione più fondi per l’assistenza ai bambini disabili. La Cisl, inoltre, evidenzia la diversità di trattamento tra l’Asl ed i comuni dell’ambito. Nel primo caso, infatti, ogni bambino assistito ha un proprio operatore. Cosa che non accade quando il servizio deve essere garantito dai Comuni. Da qui la richiesta di un incontro urgente al Prefetto ed all’Assessore delle Politiche Sociali della Regione Puglia.

 

 

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