Ai furti e agli atti vandalici compiuti nel Cimitero di Brindisi si aggiungono, come denuncia l’associazione animalista “Guardia dell’ambiente” numerose violazioni delle leggi che tutelano i gatti liberi e le colonie feline protette.
“La questione nasce alcuni anni fa – racconta la delegata Antonella Brunetti -, quando ignoti disseminarono del veleno su un’ampia area del campo santo causando l’atroce morte di numerosi gatti, a questo fece seguito il mancato controllo di un gruppo di cani di proprietà che quotidianamente terrorizzavano i felini procurando loro nocumento e morte, molti gatti difatti furono rinvenuti squartati nei viali del cimitero”.
La Delegata Guardia dell’Ambiente e curatrice della colonia felina registrata presso il Comune di Brindisi, si occupa di contrastare questi atti di violenza, spesso frutto dell’intolleranza e di condotte arbitrarie e indisturbate mai represse.
“Un lavoro senza sosta – sostiene in una nota – dagli interventi di sterilizzazione presso le Asl, alla profilassi contro le parassitosi fino al coinvolgimento dell’ente pubblico, quale organo garante dei felini, per patologie che necessitano di ricovero in clinica. L’Associazione, negli anni, ha avuto un ruolo centrale per il benessere dei gatti, facendosi carico di illimitate spese veterinarie – prosegue -, una questione che ha assunto dimensioni abnormi rispetto alle nostre risorse, abbiamo anche presentato un dettagliato progetto affinché venga garantito un vero e proprio servizio al territorio”.
Si legge ancora nella nota:
“Da qualche mese. ignoti hanno preso di mira le mangiatoie dei poveri gatti che sistematicamente sono costretti a digiunare perché privati di cibo e acqua, quindi delle necessità primarie. Gli episodi si verificano ogni settimana, le postazioni destinate ad alimentare i gatti vengono depredate da ciotole e cibo, i volontari hanno più volte rinvenuto i felini affamati e destabilizzati; in alcuni casi il cibo è stato ritrovati nei bidoni dei rifiuti dalla direzione e addetti ai servizi cimiteriali. Ma qualcuno lo scorso sabato si è spinto anche oltre, probabilmente non agendo da solo, quando nelle prime ore del pomeriggio, forse attorno alle ore 14.00, ha divelto la targa del Comune di Brindisi che indica alla cittadinanza la presenza della colonia felina protetta, per poi gettarla nel bidone dei rifiuti.
Tutto sommato chi ha agito con foga e cattiveria non ha tenuto conto della video camera di sorveglianza posta all’ingresso dell’area cui filmati ora sono al vaglio dei Carabinieri.
Anche la Polizia di Stato è scesa in campo a tutela della Colonia felina e per accertare i fatti accaduti, la Polizia Locale invece ha effettuato tre accertamenti per il furto delle mangiatoie”.
“E’ un problema di carattere culturale quello che insiste sul territorio, un problema mai affrontato a monte; oltre ad adire le vie legali, è necessario agire celermente su più fronti affinché il buon senso e il livello di civiltà vengano veicolati verso quella che dovrebbe essere la cultura del rispetto, così come messo in atto per la raccolta differenziata” è il commento conclusivo della delegata.
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