Bentornati barbari!
Fuori, finalmente, dal Lockdown!
Non se ne poteva più!
Strade silenziose, pulite, tranquille.
Che schifo!
Potevi, addirittura, dormire con la finestra leggermente aperta.
Regnavano ordine, rispetto e cura.
La disciplina era quella naturale d’un tempo, quella che non esiste più.
Non imposta o sofferta ma accettata, a tratti ben voluta ed usufruita da tutti.
Ora….ora, tornano a scorrazzare motocicli in piena notte, fuochi d’artificio dall’1 alle 4 del mattino.
Che diamine!
Bisogna recuperare tutti i compleanni, i santi e le liberazioni dal carcere rimasti sospesi a causa della maledetta pandemia.
Tra poco inizieranno le band o i D.J. dei vari locali all’aperto e l’estate brindisina prenderà il largo.
Vuoi mettere l’emozione che ti regalano bande di ragazzini – e non solo – che molestano, rompono, inzozzano, bestemmiano e fanno gara di alcol sotto casa tua a chi ti tiene più sveglio?!
Hai dormito e riposato in santa pace per quasi un anno, che pretendi….ora tocca a loro.
Vogliamo scherzare?
E di quelli che transennano intere strade del centro a loro uso e consumo bloccando e deviando il transito dei residenti ne vogliamo parlare?
Un capolavoro di napoletana memoria:
la strada è mia….”scusà compà ma aggia fatiari e aggia mettiri li tavuli cè ti costa a tei cu faci lu giru cchiù largu”?
Si….ma io sono residente in centro, pago le tasse, pago il pass da residenti e quello speciale per il periodo estivo!
“Uhuu!!! Addò ti sta ttacchi….mena fandi fatiari…”!
Tieni la veglia fino alle sei del mattino fino a quando per le strade e per le piazze arriverà l’opera pulitrice dei vari dipendenti della Multiservizi – sia consentito una volta tanto: gli unici (forze dell’ordine e sanitari a parte) che sanno davvero cosa sia il lavoro notturno e mattutino -…tanto il chiassoso, alcolico rumore è stato già assorbito dall’etere!
Avv. Maurizio Salerno