Chi di noi nella sua infanzia non ha giocato a “Mamma Cilona”.
Sul terreno di scontro si tracciava una linea gialla con la pipì di ogni partecipante.
Era il confine che la “mamma” ed i suoi figli non dovevano oltrepassare – se non obbligati dalla madre – e quando avveniva, il figlio di turno doveva “violare” il campo nemico saltellando su una sola gamba.
La perfidia, o se volete l’atrocità del gioco-scontro era data dal possibile tradimento della “mamma” che, senza preavviso, richiamava i figli usciti alla ritirata.
Questi dovevano correre per rientrare nel perimetro di sicurezza tracciato dalla linea gialla.
Accadeva così che durante la corsa di rientro potevano essere attaccati da quelli oltre la striscia.
Giù spintoni, calci, sgambetti, sfottò.
Era la nostra guerra.
E’ di ieri, invece, la notizia che un padre ed i suoi sette figli sono stati barbaramente trucidati per aver superato, pare di qualche centimetro, la fatidica striscia gialla di Gaza.
Scannati peggio degli agnelli sacrificali!
Noi siamo stati fortunati ad avere la nostra striscia.
Altri erano i tempi, altra la cultura, altri i governanti!
Maledetti ! ! !