BASKET – OLTRE IL DANNO LA BEFFA. HAPPYCASA MULTATA SEVERAMENTE

Oltre il danno anche la beffa. Happy Casa multata severamente
Quasi 15 mila Euro di multa per la Happy Casa per alcune intemperanze del pubblico avverso la terna arbitrale nel match che la squadra biancoazzurra ha perso al fotofinish ieri, in casa, contro Cantù. Questa le varie motivazioni:
1) 1.450 euro per offese agli arbitri e lancio di oggetti contundenti sul campo (monetine e borraccia), senza comunque colpire giocatori o gli stessi direttori di gara.
2) 1.200 euro per mancata estensione del tunnel, per il passaggio dei giocatori e degli arbitri negli spogliatoi, al termine del match
3) Una giornata di squalifica del campo, sanzione commutata con un’ammenda di 12 mila Euro perché una persona del pubblico entrava in contatto con un’atleta della squadra ospite mentre usciva dal campo nell’imminenza dell’ingresso degli spogliatoi
Una considerazione a margine. Tutto giusto, tutto secondo norma. Tuttavia va detto che sono apparse molto giuste e opportune anche le rimostranze verbali, peraltro, molto garbate del presidente Nando Marino verso la condotta arbitrale ritenuta non adeguata, ma non durante la partita, perché gli errori degli arbitri ci stanno, così come sbagliano anche i giocatori, ma è apparsa inadeguata a cronometro fermo, in occasione del gestaccio che Charles Thomas ha fatto al pubblico di casa e ripreso da tutte le testate televisive presenti e dai vari fotografi, compreso anche quello di Brindisitime, in concomitanza col suo canestro della vittoria allo scadere del match. Il sig. Thomas ha avuto solo una giornata di squalifica , pena commutata con soli 3mila Euro di multa. Un’assurdità. E poi ci vengono a parlare di morale, di correttezza e di rispetto del senso civico. Tutte balle. Thomas ha fatto in campo quello che ha voluto, compreso questo comportamento da incivile senza che qualcuno dei suoi o del trio arbitrale lo avesse calmato. Il presidente Marino e tutto il pubblico chiedevano giustamente, invece, che a Thomas fosse fischiato un fallo tecnico per comportamento antisportivo, con conseguenti tiro libero per la Happy Casa, che sarebbe risultato decisivo per la vittoria della squadra brindisina. Così come sono state giuste le proteste molto civili di tutto il pubblico contro la terna arbitrale, che non era evidentemente in una giornata molto positiva e tranquilla dal punto di vista della concentrazione. Auspichiamo, infine, che il trio di ieri, Mazzoni, Borgioni e Galasso, stia fermo per un po’ di tempo per riflettere. Altrimenti non metabolizzano la loro condotta che tutto il PalaPentassuglia ha giudicato non idonea e scarsamente adeguata all’importanza del match, in cui una squadra cercava il visto per le finali di Coppa Italia e l’altra punti salvezza.
Renato RUBINO

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