La decisione del Tribunale rappresenta una clamorosa sconfessione dell’operato della ASL di Brindisi, che non solo non ha mai perfezionato l’acquisizione dei beni, come concordato, ma ha addirittura impedito alla Fondazione il loro legittimo ritiro, in una condotta che sconfina nel trattenimento arbitrario e privo di fondamento giuridico.
“Non possiamo che esprimere profonda indignazione per quanto accaduto. È inaccettabile che un ente pubblico agisca in aperta violazione degli accordi sottoscritti e, ancor più grave, in spregio del diritto di proprietà e delle regole basilari di correttezza amministrativa”, afferma il Presidente della Fondazione San Raffaele, Sergio Pasquantonio,
La Fondazione sottolinea che ha sempre operato nel rispetto della normativa regionale, adempiendo con responsabilità al passaggio di gestione previsto dalla Legge Regionale 21/2024. Tuttavia, il comportamento della ASL – culminato nell’occupazione di beni privati e nel mancato rispetto degli impegni condivisi – ha costretto la Fondazione a ricorrere alle vie legali per tutelare i propri diritti.
Ufficio Stampa San Raffaele