Brindisi intravede la luce per la realizzazione di alcune delle opere di messa in sicurezza e bonifica del sito SIN, Sito Interesse Nazionale (Polo chimico, Polo energetico e agglomerato industriale) , previste dall’Accordo di Programma del 2007. Piovono, infatti, sul nostro territorio i primi 25 milioni di Euro, frutto del lavoro svolto durante gli anni 2013, 2014 e 2015 dalla precedente amministrazione, previsti dalla Legge di Stabilità del 2014, a valere sulla programmazione del Fondo per lo Sviluppo e Coesione 2014-2020, per l’attuazione del citato accordo di programma, rimodulato nel giugno scorso, del valore complessivo di 135 milioni di Euro. Attuabili, quindi, i primi quattro interventi: 1) Analisi specifica del rischio del sito, propedeutica alla bonifica degli hots spot dei Piani di 22 lotti e 7 aree, per un importo di circa 2 milioni di euro, 2) caratterizzazione del villaggio residenziale S.Pietro per un importo di 306 mila Euro, 3) messa in sicurezza e bonifica della falda freatica di Costa Morena per un importo di circa 14 milioni di Euro, 4) messa in sicurezza e bonifica della falda freatica di Fiume Grande, compreso l’impianto di trattamento delle acque di falda, per un importo di circa 9 milioni di euro. Il Comune è soggetto attuatore di questi interventi e potrà avvalersi di un soggetto pubblico esterno, con supporto tecnico-specialistico della Sogesid spa, convenzionata con il Ministero per l’Ambiente. Questo ciò che dicono le carte. Saremo in grado di utilizzare subito questo denaro per avviare finalmente i lavori di bonifica nella zona industriale di Brindisi? Sarà la volta buona per vedere al lavoro aziende locali?