BRINDISI, CONSIGLIERI M5S: “IN GIOCO LA SOPRAVVIVENZA DI TUTTI I SERVIZI CITTADINI

Brindisi, consiglieri M5S: “In gioco la sopravvivenza di tutti i

servizi cittadini”*

“Si convochino le parti sociali e il Sindaco faccia chiarezza sulla sostenibilità finanziaria dei servizi” commentano i pentastellati

 

Brindisi, 16 giugno – “Si dica la verità e si convochino le parti sociali perché non è più in gioco la proroga di un servizio ma la sopravvivenza di tutti i servizi affidati. Nascondere la testa sotto la sabbia non giova più a nessuno perché i tempi sono stretti e nulla èpiù rimandabile”. Così i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelledi Brindisi Gianluca Serra, Tiziana Motolese e Paolo Antonio Le Grazie.

“Il 13 giugno – continuano – sono andati in scadenza alcuni servizi

sociali affidati dal Comune di Brindisi a cooperative esterne. Il

Dirigente del settore, con rituale determina, ha optato per la

prosecuzione di tale servizio fino al 30 settembre, ma l’ufficio di

ragioneria non ha apposto il visto di regolarità contabile. Il

dirigente dei Servizi Sociali – evidenziano i consiglieri – non ha

avuto alcuna remora a comunicare tali circostanze alle cooperative

interessate. Si ha la sensazione che si auspichi una forzatura della

politica per giungere all’attesa proroga dei servizi; ma se ciò sarà

fatto non si avrà certezza dei fondi disponibili poiché il nostro

comune non può garantire copertura finanziaria persino per una proroga

di tre mesi e mezzo, nonostante nello stesso servizio siano maturate

delle economie nella fase di sospensione. Non si può dar la colpa –

ribadiscono – alla sola emergenza Covid-19, anche perché il Governo il

28 maggio scorso ha versato al Comune l’acconto del ‘Fondo per

l’esercizio delle funzioni fondamentali’ (art. 106 del Decreto

‘Rilancio’), un fondo ad hoc istituito per garantire

l’espletamento delle funzioni fondamentali, soprattutto a fronte del

mancato gettito dovuto all’emergenza Coronavirus. A Brindisi sono

stati assegnati per la precisione 1.338.820,48 euro. Mentre lo Stato ha

fatto la sua parte, non si può dire lo stesso del Comune: mancano

all’appello i proventi delle vendite annunciate, dei servizi

cimiteriali, dei permessi di costruire ed i risparmi su tagli mai

programmati per deliberata scelta della politica e non certo del

dirigente dei servizi finanziari. L’Ente può ancora garantire

l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili (anagrafe,

ufficio tecnico, cimiteriale, polizia locale, viabilità ed

illuminazione)?” si chiedono i consiglieri M5S. “C’è il rischio che

maturino nei confronti dell’ente locale crediti liquidi ed esigibili

di terzi cui non si possa fare validamente fronte con il riequilibrio

(pre-dissesto) o con il meccanismo dei debiti fuori bilancio? Si

abbandonino posizioni a difesa di orticelli che comunque verrebbero

travolti dalla dichiarazione di dissesto. Gli assessori e il Sindaco

taglino volontariamente le loro indennità, si tagli lo staff, si

aboliscano le spese inutili e si abbia il coraggio di scegliere lavorando per garantire occupazione e servizi nei limiti del possibile nella consapevolezza che non tutto potrà essere salvato” concludono i consiglieri.

 

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