Ecco la nota di “Brindisi di tutti”
Leggiamo sconcertati, oggi, su “Nuovo Quotidiano di Puglia” un’intervista rilasciata dal sindaco Angela Carluccio, in cui quest’ultima ‘bacchetta’ i commercianti brindisini che, per la maggior parte, in occasione delle Feste patronali, nonostante un accordo con Confesercenti, hanno preferito non tenere aperte sino a tardi le proprie attività commerciali.
Ci chiediamo: come poteva la Carluccio pensare davvero che i commercianti tenessero aperti i negozi, con tutte le spese annesse, se la festa era stata dirottata in tutt’altra parte della città? Il sindaco si è presa, per caso, il fastidio di farsi una passeggiata venerdì sera sul Lungomare Regina Margherita, dove tutti i locali (bar, gelaterie, ristoranti, pizzerrie) e persino i ‘paninari’ erano completamente deserti? Come poteva il sindaco sperare che gli esercenti lavorassero (e facessero lavorare – pagandoli – i propri dipendenti) quando i corsi erano praticamente vuoti? È andata la Carluccio, dopo la Festa, a parlare con i commercianti per verificare di persona come fossero andate le vendite? Immaginiamo proprio di no, altrimenti il sindaco avrebbe evitato di rilasciare una intervista tanto vergognosa quale è quella che è apparsa oggi sul quotidiano locale.
Andasse a raccogliere adesso, ad un giorno di distanza, gli umori dei titolari di negozi ed attività di ristorazione. Andasse a dire loro ‘de visu’ (e non attraverso le pagine di un giornale) che dovevano tenere aperti i negozi. Ed andasse anche da chi, invece, ha raccolto l’invito della Confesercenti a tenere aperto sino a tarda sera per capire quanto hanno guadagnato nelle tre sere di festa.
Attendiamo una risposta, sindaco. Lo faccia, almeno in questa occasione, considerato che sui tanti temi, anche particolarmente gravi, sui quali è stata interrogata, ad oggi non abbiamo ancora avuto il piacere di capire se Brindisi ha o meno un “Sindaco”.
BRINDISI DI TUTTI
