BRINDISI IDEA: PER CAMBIARE LA STORIA OCCORRE UNA BUONA DOSE DI CORAGGIO

C’era una volta chi voleva cambiare la storia ma non sapeva che per cambiarla bisognava avere la capacita di scriverne una nuova.

Dopo la stucchevole e per certi versi comica querelleVca I’assessore Borri e il Sindaco, da cui ci teniamo alia larga in quanto non interessati al gossip, bisogna giungere alia conclusione che gli unici a piangerne le conseguenze sono, come al solito, i brindisini e la nostra amata citta.

Per cambiare la storia occorre una buona dose di coraggio. Per sovvertire un ordine precostituito, che ha gettato Brindisi nel buio totale, non basta scansare avvisi di garanzia e beghe giudiziarie restando appollaiati su una poltrona cullati dal dolce far niente.

Comprendiamo assolutamente la paura di commettere errori irreparabili, visto il modo in cui sono state portate a termine le precedenti esperienze amministrative ma almeno il coraggio di rimuovere un assessore calato dalI’alto, che finora ha prodotto il nulla assoluto e che ha preceduto questa stessa amministrazione, bisognava averlo.

Eppure le premesse c’erano tutte. Pensavamo che le scorribande in bici durante la campagna elettorale fossero il frutto di un elaborato Piano Urbano della Mobilita che dopo 4 anni non ha visto ancora la luce nonostante uno, ben elaborato, fosse gia custodito nei cassetti dell’Ufficio Traffico da plu di un decennio. Siamo d’accordo nell’ammettere che le citta si trasformano e le esigenze cambiano ma avrebbe rappresentato un’ottima bozza da cui elaborarne, velocemente, uno definitivo.

Per non parlare del Piano della Costa, di cui non si pud far assolutamente a meno se si ha I’intenzione rilanciare I’economia di questa citta. Quasi a rimpiangere chi aveva massicciamente affrontato la questione in precedenza dobbiamo invece constatare che I’unico prodotto di questi ultimi 4 anni e il taglio del nastro, fatto in fretta e furia e con grossolani errori, della spiaggia di Cala Materdomini. Spiaggia per la cui progettazione e realizzazione bisognerebbe ringraziare qualcun altro.

Cosa dire poi del PUG che necessitava sicuramente di un cambio di direzione, di qualcuno che sapesse superare tutte le diatribe latifondiste di poche famiglie brindisine per poter finalmente disegnare la citta del futuro e rimettere in funzione un motore ormai vecchio, fermo e arrugginito. Si, bisognava cambiare la storia con coraggio ma soprattutto avere le idee per farlo. Non sono sufficienti slogan ambientalisti con cui da anni si dice No a tutto, salvo poi ingurgitare le scelte del Governo o della Regione senza poter in alcun modo incidere sulle stesse o esercitare come moneta di scambio dei Benefit per la comunita che vadano oltre i contributi sportivi.

Cosl si arriva al 2022, con i fondi in arrivo per il PNRR senza uno straccio di programmazione, senza idee ne progetti, senza la capacita di incidere sostanzialmente sul futuro della citta salvo immaginarla come una foresta dove piantumare alberi e piante per dare una parvenza di rispetto di quell’idea ambientalista rimasta in sella alia bicicletta.

Dobbiamo prendere atto di una completa assenza di genialita: si fa finta di proporre il recupero dell’ex Agenzia delle Entrate sapendo bene che I’immobile e assolutamente irrecuperabile.

La citta deve essere risarcita per i danni che le sono stati arrecati da decenni di mala gestione; liberiamo le mura della citta, nel rispetto del passato, con una visione che traguardi il presente e si proietti nel futuro. Le idee da sempre vengono rappresentate con una lampadina accesa al posto del cervello: abbiamo il legittimo dubbio, per non dire certezza, che sia andata via anche la corrente.

Il Portavoce Brindisi Idea 2030

Valentino MELE

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