BRINDISI – SANITA’ NEL CAOS: CHIUDE IL LABORATORIO ANALISI DELL’EX DI SUMMA. SI FARANNO SOLO PRELIEVI

La sanità pugliese sempre più nel caos, frutto di una politica di tagli dissennata e assolutamente insensata. Nell’ultimo giorno lavorativo del 2017, il direttore generale Giuseppe Pasqualone, in uno con il direttore amministrativo Caterina Diodicibus e con il direttore sanitario Angelo Greco, ha comunicato ufficialmente al personale interessato che a fine gennaio chiuderà il laboratorio analisi dell’ex Di Summa. Il tutto, viene spacciato per una “riorganizzazione della rete laboratoristica” che prevede tagli indiscriminati ovunque. A Brindisi, come appena detto, sarà disattivato il laboratorio territoriale di patologia clinica dell’ex ospedale Di Summa, con una semplice riconversione in “centro prelievi”. Non si tratta di un taglio trascurabile, visto che proprio al Di Summa si rivolgono migliaia di persone, soprattutto anziani che hanno difficoltà a recarsi al Perrino. Le conseguenze? Presto detto: le analisi effettuate attraverso il semplice prelievo all’ex Di Summa saranno necessariamente meno attendibili perché, come è noto, ci sono alcune analisi che vanno effettuate immediatamente e quindi l’attesa dei tempi di trasferimento delle provette al Perrino comporterà una minore attendibilità del risultato. Non è ancora ben chiaro, poi, come avverrà il trasporto e quante volte il corriere si muoverà alla volta del Perrino durante le ore in cui verranno effettuati i prelievi. A tutto questo si aggiungerà il caos totale nei laboratori del Perrino che, a quanto ci risulta, non hanno tante postazioni per poter ospitare il personale che fino ad oggi ha operato presso l’ex Di Summa. Le provette del vecchio ospedale, inoltre, andranno a sommarsi a quelle di chi effettua il prelievo presso lo stesso “Perrino” ed ai pazienti ricoverati della struttura. E non è tutto: il piano prevede anche la chiusura del laboratorio analisi dell’ospedale di San Pietro Vernotico che sarà trasformato in un semplice centro prelievi (anche in questo caso il personale verrà trasferito a Brindisi).

E tutto questo sta avvenendo nell’ormai consueto silenzio generale. Basterebbe dimostrare che questa pseudo-riorganizzazione non determinerà alcun reale risparmio per la sanità pubblica brindisina. E’ solo un tentativo suicida di rendere ancora più caotico l’ospedale Perrino che, giorno dopo giorno, si avvicina sempre di più al collasso.

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