CAMERE DI COMMERCIO – L’ANOMALIA DEL CASO-PUGLIA E L’INVADENZA DELLA POLITICA

Alla fine ci sono riusciti: il processo di accorpamento di alcune Camere di Commercio italiane (tra cui quelle di Brindisi e Taranto) ha ridotto ai minimi termini il ruolo di grande rilevanza che questi enti svolgevano a livello territoriale.

Il problema sta nella nomina dei commissari negli enti camerali da accorpare. Ovunque, nel resto d’Italia, sono stati nominati commissari i presidenti uscenti, mentre in Puglia la politica è entrata a gamba tesa indicando, come unico commissario per Taranto e Brindisi, un ex consigliere regionale tarantino che non ha mai svolto ruoli nel sistema camerale.

Perché la “politica”, così come è avvenuto altrove, non sollecita la soluzione del problema? Perché la Puglia si è bloccata? Perché si è scelto di contagiare anche le Camere di Commercio con il virus del “postificio”?

Nella giornata di ieri il presidente uscente della Camera di Commercio di Taranto ha scritto al Presidente di Unioncamere nazionale per chiedere un intervento deciso affinché si possa giungere anche qui ad una soluzione tutta camerale del problema, con la nomina a commissari dei presidenti uscenti.

La “politica” locale e regionale su questo aspetto tace, limitandosi ad agitarsi dietro le quinte. E nel frattempo si decreta la lenta agonia della Camera di Commercio che proprio a Brindisi ha vissuto periodi di grande splendore.

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning