CANDIDATI SINDACI A CONFRONTO SU POLITICHE INDUSTRIALI. ED EMERGONO LE PRIME CONTRADDIZIONI, A PARTIRE DA EDISON…

Da un momento all’altro anche il centro destra sarà in grado di sciogliere le riserve sui candidati sindaci. Il plurale è d’obbligo, visto che non è da escludere una rottura tra Forza Italia, Lega e Idea da una parte e Fratelli d’Italia, Movimento Regione Salento e centristi dall’altra (anche se una ricomposizione potrebbe registrarsi in extremis). Il che si tradurrà in una presenza contemporanea di Pino Marchionna e di Pietro Guadalupi a cui si aggiungono i candidati sindaci del centro sinistra Roberto Fusco e Riccardo Rossi.
Un minuto dopo la definizione dei candidati, pertanto, si potrà partire con il confronto sui programmi ed un posto al sole in questo dibattito lo merita certamente il discorso riguardante le politiche industriali.
Si dà per scontata, ad esempio, una ferma opposizione del sindaco uscente Riccardo Rossi rispetto al deposito di GNL proposto da Edison ed al deposito di carburanti proposto dalla società Brundisium. Addirittura su Edison pende anche un ricorso al Tar che prima o poi sarà chiamato a pronunciarsi.
Il fatto sorprendente è che sull’argomento anche il candidato sindaco di PD e Movimento 5 Stelle Roberto Fusco abbia affermato di voler prima stabilire se tale investimento è compatibile con la nascita di un polo logistico-portuale. Un dubbio più che legittimo, soprattutto in considerazione del fatto che sull’argomento si sono consumati troppi appuntamenti salottieri e pochissima attività di informazione nei confronti della città.
Del resto, dopo la presentazione avvenuta in uno stand del Salone Nautico di Puglia, c’è stato qualche incontro organizzato da Confindustria che evidentemente non è risultato sufficiente per convincere Brindisi e i brindisini che il deposito di GNL di Edison servirà effettivamente a portare sviluppo e occupazione alla città e soprattutto che non determinerà conseguenze negative per altre attività portuali. E la partita non è ancora conclusa, visto che mancano all’appello i candidati di centro destra. Ma le affermazioni di un candidato esperto e molto ben informato come Fusco hanno fatto accendere una lampadina sulla necessità di rendere partecipe la città su scelte in campo industriale che non possono continuare ad essere affrontate tra pochi intimi, sia pure addetti ai lavori.

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