L’ipotesi di revisione del piano parcheggi che sta circolando in Comune è una scelta politicamente grave. Il messaggio ai brindisini, ancora una volta, è chiarissimo ed è farli diventare le vittime chiamate a rimediare agli errori di chi governa la città.
Nelle carte del piano di razionalizzazione delle partecipate, che approderà nel prossimo Consiglio comunale, l’aumento della sosta viene indicato di fatto come la via principale per risanare i conti della BMS. E tutto questo dopo i milioni di euro già trasferiti dal Comune con il piano di risanamento, cioè risorse pubbliche che, alla fine, arrivano sempre dalle tasche dei cittadini.
La BMS sostiene che eliminare la sosta gratuita garantirebbe un aumento del 40 per cento degli introiti e permetterebbe di arrivare a due milioni di euro utili a “salvare” la società. Ma parliamo di stime tutte da verificare, esattamente come molte delle valutazioni prodotte finora dalla stessa BMS. Ormai, però, il punto non è solo tecnico ma è profondamente politico, e non si può più far finta di niente, poiché l’amministrazione comunale ha gettato la maschera. Se prima provava a raccontare che gli aumenti del pagamento di stalli e abbonamenti non erano collegati al risanamento della BMS, oggi non può più farlo, perché tale correlazione è scritta.
Nel frattempo, i cittadini vengono trasformati nel bancomat con cui coprire inefficienze e scelte discutibili. Perché mentre si chiede alla gente di pagare di più per parcheggiare, la BMS continua a bruciare risorse in spese poco compatibili con gli scopi aziendali e con le esigenze operative come luminarie natalizie o l’acquisto di automobili che non risultano indispensabili al servizio. Alla fine, il conto lo pagherebbero sempre gli stessi, i brindisini che sono costretti a usare l’auto per le necessità quotidiane. E poi c’è un aspetto che smaschera l’ipocrisia totale di questa operazione. Infatti solo qualche anno fa Fratelli d’Italia, con l’attuale segretario cittadino Massimiliano Oggiano, si batteva in Consiglio comunale per la sosta gratuita delle auto ibride ma oggi fa l’esatto contrario. La coerenza del centrodestra non è solo merce rara ma è proprio sparita. Qui si va oltre il voltafaccia politico, perché pretendono che i brindisini paghino di più mentre dentro la società si perpetua lo stesso andazzo opaco, in parte, già finito sotto la lente d’ingrandimento della magistratura.
In Consiglio comunale smonteremo pezzo per pezzo questa scelta vergognosa poiché è evidente che il centrodestra scarica sulle spalle dei cittadini il conto dei propri errori e sprechi, colpendo chi questa città la vive e la manda avanti ogni giorno.
Francesco Cannalire (Pd)