CASTELLO SVEVO: CONTINUANO LE VISITE GUIDATE GRATUITE


Continua il ciclo di visite guidate a cura della Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Il Castello Svevo ha riaperto al pubblico grazie all’accordo tra il Comune di Brindisi e la Marina Militare, un’azione finalizzata al potenziamento dell’accoglienza turistica e alla valorizzazione del territorio. Le visite si svolgono tutti i sabati e due domeniche al mese con due turni di visita: dalle ore 10:00 alle ore 11:30 e dalle ore 11:30 alle ore 13:00.
La prenotazione può essere effettuata al seguente link: rebrand.ly/svevo.
CALENDARIO DELLE VISITE 2022 (soggetto a variazioni):
Giugno: 4 – 11 – 12 – 18 – 25 – 26
Luglio: 2 – 9 – 10 – 16 – 23 – 24 – 30
Agosto: 6 – 7 – 13 – 20 – 21 – 27
Settembre: 3 – 4 – 10 – 17 – 18 – 24
Ottobre: 1 – 2 – 8 – 15 – 16 – 22 – 29 – 30
Novembre: 5 – 12 – 13 – 19 – 26 – 27
Dicembre: 3 – 10 – 11 – 17 – 24 – 25 – 31
L’itinerario prevede l’accesso nell’androne con l’avvio dell’esposizione da parte della guida turistica sulla storia del castello. Successivamente il gruppo si sposta nella piazza d’armi con vista della catena angioina, utilizzata a partire dal XIV secolo per chiudere l’accesso nel porto, salvata e conservata per un periodo nel Tempio di San Giovanni al Sepolcro dopo l’abbattimento, nel 1776, delle due torri sulle sponde del canale d’ingresso.
Tappa successiva la sala “Federico II”, l’antico granaio del maniero con i tre dipinti del pittore ateniese Giovanni Papagiorgio – Estasi di San Francesco confortato dalla musica dell’Angelo, Santa Barbara e Santi Cosma e Damiano. Segue la visita alla sala storica all’interno della quale si snoda un suggestivo percorso con materiale illustrativo e fotografico inteso a far conoscere e meglio comprendere il ruolo che la Brigata “San Marco” ha svolto nel corso della sua lunga e gloriosa storia. Dalla piazza d’armi il gruppo attraversa la galleria che conduce al terrazzo arsenale per poi passare davanti al mastio angioino, percorrere la galleria degli stemmi, il ponte e infine giungere nella chiesa dove è custodita​ la tela seicentesca della Santissima Vergine con il Bambino, poco conosciuta ma di grande interesse.

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