Ceglie – Via libera al Parco della Legalità e al recupero dell’ex carcere. investimenti per rigenerare la città

Nel corso del Consiglio comunale del 29 luglio 2025, è stata approvata con i voti della maggioranza la delibera che dà il via a due interventi strategici finanziati con 1.815.000 euro dal Fondo di Sviluppo e Coesione 2021/2027: il recupero dell’ex carcere mandamentale nell’area ottocentesca (1.145.000 euro) e la riqualificazione dell’area verde in via Ancona, nel quartiere 167 (670.000 euro). Due progetti complementari per rigenerare spazi pubblici e promuovere legalità, cultura e inclusione.

L’intervento che porterà alla riqualificazione dell’area verde adiacente a via Ancona, destinata a diventare il “Parco della Legalità”, è stato presentato dall’Assessora ai Lavori Pubblici Emanuela Gervasi nel corso del Consiglio comunale e precedentemente nella III commissione consiliare, presieduta dall’Assessora e dal presidente, il consigliere comunale Arcangelo Idrontino. Un progetto ambizioso, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Angelo Palmisano, che trasformerà uno spazio oggi poco valorizzato in un luogo vivo, aperto e multifunzionale.

Il parco sarà articolato in diverse zone tematiche: un anfiteatro all’aperto in legno immerso nel verde, un campo da tennis, spazi gioco per bambini e ragazzi. L’area sarà completamente rinnovata dal punto di vista paesaggistico, con nuove piantumazioni e un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque piovane per l’irrigazione.

Particolarmente significativo sarà il “Percorso della Legalità”, un itinerario simbolico che attraverserà il parco con totem informativi dedicati a figure emblematiche come Falcone, Borsellino, don Pino Puglisi, Libero Grassi, don Ciotti e altri testimoni del valore civile della legalità. Lungo il percorso saranno collocate maioliche che riproducono gli stemmi delle Forze dell’Ordine, e il cammino si concluderà idealmente nel “Faro della Speranza”, un fascio di luce che nelle ore notturne illuminerà il cielo, come simbolo di memoria e futuro.

L’area sarà quindi molto più di uno spazio verde: sarà un presidio civico, un punto di incontro tra cultura, sport, memoria e comunità. Un progetto che guarda al futuro, mettendo al centro valori condivisi e una visione concreta di inclusione.

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