Era giunto in Italia all’inizio di settembre richiedente Asilo Politico e si era già reso protagonista di atti di intemperanza e supponenza all’interno della struttura tali da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine in più occasioni e da creare un vero e proprio timore reverenziale che tutti i dipendenti del Centro. In particolar modo umiliava e minacciava il personale femminile della struttura di accoglienza che ormai era costretto a nascondersi alla sua vista. Si reputava il capo fra gli immigrati e non sopportava le regole del posto che lo aveva accolto. Ieri l’ennesima e più grave aggressione ai danni di un operatore che ha portato al suo arresto. Si tratta di un cittadino della Costa D’avorio. Lesioni personali e minacce aggravate il reato. E’ accaduto nella struttura di accoglienza immigrati Lu Spagnulo. Nella tarda serata di ieri, quando Mory Diabate, 33enne, ha picchiato uno degli operatori perché cercava di consentire il trasporto in ospedale di un altro immigrato che aveva avuto un malore. Sul posto era intervenuto il personale del 118 e una pattuglia dei Vigili Urbani per prestare assistenza a uno degli ospiti ma le operazioni erano ostacolate dagli altri stranieri, tanto che Diabate approfittando della generale situazione di confusione, ha messo le mani al collo del malcapitato strappandogli la maglietta. Neanche l’intervento della Polizia ha placato l’ira dell’immigrato che ha continuato a picchiare e minacciare l’operatore mentre gli altri immigrati gli facevano da scudo per impedire l’intervento degli agenti. Un poliziotto è riuscito a introdursi nella ressa e ha arrestato l’aggressore. Per l’operatore 25 giorni di prognosi. L’immigrato ora è in carcere a Brindisi.