CENTRO ACCOGLIENZA VIA OTTAVIANO – LE ASSOCIAZIONI SCRIVONO AL PREFETTO

Ecco la nota inviata al Prefetto di Brindisi:

Con la presente nota la Comunità Africana di Brindisi e provincia, l’A.N.P.I., la CGIL, Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose e ogni altro Ente e/o Associazione aderente all’iniziativa, intendono significare quanto segue.

-Gli ospiti tutti del CAS di Via Ottaviano non contestano la chiusura e il trasferimento, ma il collocamento presso una struttura evidentemente non idonea a garantire l’ospitalità di cui necessitano, in considerazione della tipologia degli utenti, ovvero in prevalenza famiglie con bambini di età compresa fra i tre mesi e gli undici anni, donne in stato di gravidanza e, in particolare, una bambina gravemente disabile.

-il CARA di Restinco, individuato quale struttura per l’accoglienza di tutti gli ospiti è inadeguato per almeno due incontestabili ragioni: 1) si presenta come una struttura carceraria, che incute timore quando non terrore nei bambini, che dovranno entrarvi ed uscirvi attraverso le presenze militari addette alla struttura medesima; 2) è notevolmente distante da un centro abitato, con l’inevitabile isolamento che questo comporterebbe per gli ospiti e il disagio per i bambini nel frequentare la scuola, ma anche le attività extrascolastiche, ove pure venissero garantite.

Pertanto, si propone il trasferimento degli ospiti presso strutture presenti sul territorio, che siano idonee a garantire l’ospitalità delle varie tipologie di singoli o famiglie, in considerazione delle specifiche esigenze e necessità.

In via subordinata, si propone altresì l’affidamento della gestione del CAS di via Ottaviano ad altra Cooperativa, in grado di garantire il funzionamento e, quindi, il permanere della realtà ospitante medesima.

Alla presente si allega l’elenco delle famiglie e dei singoli ospiti del CAS di via Ottaviano in Brindisi, in uno alle numerose prescrizioni mediche e prenotazioni di visita specialistica in favore di utenti, che tuttavia non hanno avuto seguito per l’inerzia degli operatori del Centro, ovvero sono state eseguite con spesa a carico degli ospiti stessi.

Il Presidente della Comunità Africana

DOUMBYA Drissa

 

IL Presidente Associazione Nigeriana

 

Le Mamme per sé e i propri figli

 

 

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