Ecco il documento di CasaPound:
“Immigrati tutelati, lavoratori abbandonati”, questo è il testo dello striscione, a firma CasaPound, affisso nella nottata di fronte alla sede della segreteria provinciale brindisina della CGIL, in via Togliatti. Ad innescare la polemica il comunicato del segretario territoriale Macchia, nel quale si esprime solidarietà al sindaco di Riace Mimmo Lucano, attualmente agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
“Il panegirico di Macchia in difesa di cooperative e promotori del business dell’accoglienza”, dichiara in una nota CPI Brindisi, “ci sembra totalmente fuori luogo e privo del minimo senso del reale di cui dovrebbe essere dotato un sindacalista, quando proprio nel capoluogo della provincia di cui dovrebbe occuparsi, solo nell’ultimo mese, si sono verificati ben due casi di cronaca aventi come protagonisti alcuni richiedenti asilo ospitati in strutture cittadine. Altrettanto agghiacciante risulta il riferimento ai “professionisti della solidarietà” che, nella sua contraddittorietá, lascia ben trasparire la natura lucrativa insita nelle organizzazioni del settore”.
“Da un sindacato come la CGIL ci aspetteremmo ben altre priorità”, continua la nota”, soprattutto in una provincia come la nostra, vessata dalla crisi occupazionale e da carenze infrastrutturali, con fabbriche e officine a rischio chiusura, oppressa dalla costante piaga del lavoro nero, con un caporalato tornato alla ribalta nello sfruttamento dei lavoratori locali proprio grazie al ricatto giocato sulla costante pressione di manodopera d’importazione a costo zero. Ma è chiaro che a queste persone poco importa della difesa della classe lavoratrice brindisina, poco utile dal punto di vista programmatico ed elettorale, preferendo tutelare altri settori, decisamente più affini dal punto di vista ideologico ed economico”.