Incredibile, ma vero. La circolare Gabrielli (capo della Polizia) sembra avere contenuti differenti a Brindisi rispetto ad altre città d’Italia. In realtà, il vero problema sta nel fatto che a Brindisi ad interpretarla ci sono funzionari dello Stato che non intendono assumersi alcuna responsabilità e quindi danno una lettura decisamente restrittiva che rischia di vanificare gli sforzi di tutti coloro che sono impegnati da mesi nella organizzazione di eventi.
Il primo evento, “I sapori del Mediterraneo”, è stato annullato in quanto a Palazzo di Città hanno ritenuto che nel piazzale sottostante il Monumento al Marinaio non ci fossero le richieste garanzie di sicurezza. Da giorni si tenta di individuare soluzioni alternative, ma ovunque si individuano ostacoli che rendono tutto impraticabile. E si scopre,l pertanto, che con questa lettura così restrittiva della circolare del capo della Polizia la città di Brindisi non dispone di un solo contenitore. Non va bene il piazzale del Monumento, non va bene il lungomare, non va bene piazza Vittoria e forse non va bene neanche piazza Santa Teresa.
Il tutto, mentre altrove si organizzano concerti e la circolare Gabrielli è servita ad aumentare notevolmente le misure di sicurezza, senza pregiudicare la vita dei cittadini.
E poi a Palazzo di Città qualcuno ci spieghi con quale coerenza si continua a fare effettuare il mercato settimanale del rione Sant’Elia ed allo stesso tempo si consentono grandi concentrazioni di persone nei centri commerciali che rientrano nel territorio cittadino. Perché due pesi e due misure? E che succederà a settembre con la festa patronale?
E’ molto più semplice vietare che gli eventi si svolgano piuttosto che creare le condizioni perché si svolgano in condizioni di massima sicurezza. Ma così si fa morire una città e si fa un gran regalo a chi ovunque vuole provocare proprio questo, nell’ambito di una articolata strategia del terrore.