CISTERNINO: OPPORTUNITÀ CIVICA GIUDICA UN ANNO DI GOVERNO

Ecco la nota di Opportunità Civica:

L’associazione socio-politico-culturale “OPPORTUNITÀ CIVICA CISTERNINO” intende tracciare un bilancio del primo anno della Giunta comunale a guida Luca Convertini.

C’era una volta un paese incantato, arroccato su una morbida collina, un mondo perfetto finalmente  liberato  da  un  nemico  malvagio  da  parte  di  salvatori  impavidi  e  senza  macchia. E tutti vissero felici e contenti.    Siamo  sicuri  che  la  fiaba  rispecchi  davvero  la  realtà  dei  fatti?

Ormai  da  un  anno,  Cisternino  può  fregiarsi  di  nuovi  governanti,  nuovi  e  giovani,  dall’ottima  oratoria,  perfetti  cantastorie  nei  confronti  della  gente  comune,  ma  dai  risultati  amministrativi  oggettivamente  scadenti.  Un  anno  vissuto  pericolosamente,  in  bilico  tra  un’eterna  campagna  elettorale  e  la  volontà  di  smarcarsi  da  un  passato,  e  da  precedenti,  alquanto  ingombranti.  Era  soltanto  l’estate  del  2016  e  già  sorgeva  un’emergenza  rifiuti  imbarazzante,  squallida  e  inaccettabile  per  un  Comune  ormai  a  totale  vocazione  turistica. E  pensare  che,  al danno,  è  prontamente  seguita  la  beffa,  con  uno  sproporzionato  aumento   della  Tari,  in  pochi  mesi  giudicato  illegittimo  e  clamorosamente  tenuto  nascosto  dalla  maggioranza,  in  barba  a  qualunque  forma  di  trasparenza, soltanto  per  non  perdere  i  proventi  della  terza  rata  al  31  gennaio,  ancora  da  pagare.  Come  se  già  non  bastasse  l’imbarazzante  silenzio  degli  amministratori  in  merito  al  piano  di  riordino  ospedaliero  e  alla  chiusura  del  Pronto  Soccorso,  avvenimento  accolto  invece  come  necessario  e incontrovertibile.    Inoltre,  con  la  bella  stagione  alle  porte,  non  si  scorge  all’orizzonte  una  chiara  programmazione  degli  eventi  estivi,  ancora  fumosa  e  perennemente  posposta  nella  sua  pubblicazione.  Come  se  non  bastasse,  “dulcis  in  fundo”,  registriamo  un  sostanziale  stato  di  abbandono  delle  zone  periferiche  e  di  quelle  contrade,  in  primis  Caranna,  che,  evidentemente,  non possono,  per  ragion  di  stato,  essere  tutte “l’ombelico  del  mondo”.

Ci  domandiamo,  dunque,  di  quali  elementi  consista  la  strombazzata “discontinuità” col  recente  e  meno  recente  passato,  dal  momento  che  gli  attori,  protagonisti  e  non,  sono  in  parte  gli  stessi  di  prima,  e  il  film,  a  quanto  pare,  altro  non  è  che  un  blando  remake  dotato  solamente  di  una  sfolgorante  e  vacua  locandina.  Ci  raccontavano “Cisternino  merita  di  più”,  ma,  sinora,  le  promesse  e  i  programmi  dispensati  per  cambiarla  sono  stati  clamorosamente  disattesi.  Il  tutto  mascherato  da  una  perenne  e  arrogante  narrazione  fiabesca,  atta  a  convincerci  che  tutto  vada  bene.

C’era  una  volta  lo  stesso  paese  che,  ahinoi,  non  è  ancora cambiato…

Coordinamento Cittadino

Opportunità Civica Cisternino

 

 

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