COCAINA E HASHISH: LA QUADRA MOBILE ARRESTA UN 24ENNE DI BRINDISI

 L’attività di prevenzione e controllo del territorio coniugata a mirati atti repressivi antidroga sono gli attuali cardini dell’azione dinamica posta in essere ormai da qualche tempo dalla Squadra Mobile brindisina secondo le specifiche direttive impartite in merito dal Questore Dr. Maurizio Masciopinto.

Come dimostrano l’imponente numero di arresti, di denunce in stato di libertà e sequestri di droga, la Polizia di Stato di Brindisi si sta efficacemente adoperando per opporsi alla cessione al minuto delle sostanze stupefacenti, soprattutto se dirette a giovani consumatori.

Proprio ieri, una nuova attività operativa è stata positivamente portata a compimento dagli poliziotti delle Sezioni Investigative “Antirapina” e “di Contrasto ai Reati Contro la Persona” della locale Squadra Mobile.

E in particolare, nella tarda mattinata del 20 giugno appena trascorso, gli operatori della Squadra Mobile hanno individuato e sottoposto a perquisizione un giovane brindisino di 24 anni.

Dagli Agenti, l’atto di ricerca, è stato effettuato sia nel domicilio che sul veicolo del giovane. Proprio sul mezzo dell’interessato, la perquisizione ha sortito un positivo esito e ciò anche in relazione all’intervento dell’unità cinofila messa a disposizione degli operatori della Mobile dall’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea e Marittima di Brindisi. Il cane “Argo” ed il suo conduttore, collaborando con gli Investigatori, riuscivano a “scovare” la droga nascosta sull’auto.

Celato all’interno della consolle centrale del veicolo, veniva rinvenuto un involucro di cellophane trasparente che conteneva, a sua volta, una più piccola confezione plastificata di 4.1 grammi di cocaina e un pezzo di sostanza del tipo hashish di 2,1 grammi.

Dietro il sedile del passeggero anteriore, altra confezione (dose) di cellophane trasparente, chiusa alla sua estremità con del nastro isolante di colore nero e contenente 0,3 grammi di cocaina, veniva ritrovata dagli investigatori.

Infine, un rotolo di nastro adesivo nero veniva recuperato dal cruscotto della macchina del giovane.

Il rinvenimento di due differenti varietà di stupefacente ed anche la partizione della droga in due diversi involucri di cellophane faceva propendere gli operatori di polizia per l’ipotesi che detta sostanza, risultata peraltro poi positiva al narcotest, avesse quale destinazione l’illecita cessione. In ragione di ciò, si rendeva necessario, anche a garanzia del perquisito, informarlo della facoltà di nominare un difensore di fiducia in quanto sarebbe stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La descritta attività di P.G. trovava quindi conclusione con la redazione dei necessari atti e l’ultimazione delle formalità di rito a carico dell’interessato che, come detto, era un giovane brindisino di ventiquattro anni.

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