Gravi accuse, sostenute da pesanti indizi di colpevolezza, pendono sul capo di un 45enne di Sava, in provincia di Taranto, che fino a ieri lavorava per una società sportiva a Francavilla Fontana. Lì, secondo gli inquirenti, avrebbe “abusato della sua prestazione d’opera” in qualità di assistente sportivo (preparatore, assistente allenatore e massaggiatore) per indurre i ragazzi a masturbarsi mentre li riprendeva con il proprio cellulare. Sono stati, infatti, assunti dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Francavilla Fontana i video, dopo il sequestro dell’apparecchio cellulare, che mostrano atti di autoerotismo indotti dall’uomo nei confronti delle vittime, che per il momento sono un 14enne e un 15enne. Ma oltre quelle già accertate si stanno scandagliando i video per risalire a eventuali altri piccoli atleti coinvolti. Le indagini, concordate con il G.I.P. e la Procura di Lecce, sono partite qualche tempo fa da una segnalazione non delle vittime ne dei genitori, di cui gli inquirenti non fornisco altri specifici dettagli, sul fatto che l’uomo possedesse materiale pedopornografico. In atto di verifiche è emerso che questi, che i carabinieri del nucleo operativo del capitano Nicola Maggio sottolineano non trattarsi di un allenatore ma un collaboratore con diverse mansioni, non solo possedeva i video incriminati ma era lui stesso a girarli mentre suggeriva ai ragazzi come toccarsi. Ora, su ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, è stato condotto nella casa circondariale salentina.