Antonio Colonna di Zoo Crime denuncia lo smantellamento di una colonia felina da una scuola di Brindisi.
“Il giorno 26 settembre 2019 la tutor di una colonia felina autorizzata si accorge che tutte le cucce destinate al riparo dei felini appartenenti alla suddetta colonia sono state rimosse dalle sede in cui erano state collocate diversi anni fa.
Tali ripari , circa 10, erano collocati nel perimetro interno di un Istituto Comprensivo di Brindisi, al
di sotto di area cespugliosa, non visibile dai fruitori , e in modo tale da non ledere il decoro, benché
già esteticamente apprezzabili, e i basilari aspetti igienico sanitari.
Presi i dovuti contatti con la dirigenza scolastica per le delucidazioni del caso, il Preside ammette di
aver rimosso e destinato a discarica tutto il materiale destinato al riparo dei felini a causa di
infestazione parassitaria, senza il prescritto obbligo di una relazione veterinaria della ASL che
accertasse la reale necessità di smantellare il sito, in violazione della legge quadro nazionale in tema
di tutela e benessere animale e della legge regionale che dispone in materia di colonie feline, in cui
il primo obbligo da rispettare è quello di non spostare i gatti dal loro habitat.
Una iniziativa arbitraria a danno di felini che da tempo ormai non hanno più un riferimento, un
tutor, qualcuno che si occupi di loro e destinati probabilmente a morte, come già successo per un
gatto investito recentemente.
Il preside, come molti altri casi simili, dovrebbe preoccuparsi di altre questioni serie e urgenti di
interesse pubblico, come ad esempio il marciapiede del proprio Istituto colmo di buche e dissestato
costituente si, un vero pericolo per i bambini e per la collettività, anziché di un gruppetto di gatti
accuditi ed il cui sito veniva costantemente tenuto pulito e igienicamente a norma!
Ma il tema del benessere animale nel Comune di Brindisi, a fronte di convegni e iniziative
insignificanti, è ormai allo sbando, in cui nessuno presta soccorso ai gatti se non investiti per strada
e senza un sistema di controllo adeguato. Decine di persone contattano i volontari e non le
istituzioni preposte, i quali devono per amore per gli animali sobbarcarsi ogni spesa e accudire
centinaia di gatti ovvero farsi da portavoce per cittadini che hanno problematiche con le più varie
situazioni a danno degli animali. Un Comune che non ha neanche un regolamento comunale sul
benessere animali e che non ha alcuna politica seria a loro tutela ovvero che snobba coloro che da
anni si sostituiscono alla pubblica amministrazione con sacrifici enormi.
Molti volontari brindisini stanno organizzando eventi volti a denunciare tale grave assenza e
sistematica violazione delle norme sul benessere animale”.