COMMISSIONE CRIMINALITÀ, BARONE (M5S): “UN PERCORSO PARTECIPATO E CONDIVISO ALL’INSEGNA DELLA LEGALITÀ”

La redazione di un Testo Unico della Regione Puglia sulla legalità e l’antimafia sociale, la realizzazione di uno studio sull’impatto della criminalità sul territorio pugliese e, in ultimo, la promozione della cultura della legalità. Queste le tre linee guida indicate dalla Presidente Rosa Barone (M5S) in occasione della prima prima seduta (i lavori sono stati trasmessi per la prima volta in diretta streaming sul sito del Consiglio regionale) della “Commissione regionale di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia”. Obiettivi che hanno trovato il parere favorevole di tutti i commissari presenti.

Sono soddisfatta di questa prima seduta di Commissione – dichiara la Presidente Rosa  Barone – come ho specificato nel corso del mio discorso l’auspicio è che questo lavoro sia portato avanti da tutte le forze politiche e che sia ispirato da principi come concretezza ed efficacia. Le battaglie per la legalità non possono e non devono avere colore politico”. La consigliera del Movimento 5 Stelle ha specificato come, alla luce della durata annuale del mandato della presidenza, si dovrà avviare un lavoro che potrebbe essere necessario completare in seguito per via della sua complessità.

Il primo dei tre obiettivi va nella direzione di seguire quanto accaduto in altre Regioni italiane, tra cui l’Emilia-Romagna che, per evitare la presenza di troppe leggi che vanno a normare su questioni tra loro collegate, stanno procedendo alla redazione di un Testo unico sulla legalità. “La proposta – ha detto Barone – è quella di lavorare in tempi rapidi alla redazione e approvazione di un Testo unico che dia risposte efficaci ai cittadini, alle vittime ed ai loro familiari, alle associazioni ed agli Enti Locali. I Consigli Regionali precedenti hanno approvato leggi sulla cui importanza non ho dubbi, ma sono troppe e soprattutto dovremmo capire perché non sono attuate o lo sono solo in parte: basti pensare alla legge contro il racket e l’usura, a quella di contrasto al gioco patologico d’azzardo, su cui pende giudizio innanzi alla Consulta, o a quella sulla legalità che è stata parzialmente dichiarata incostituzionale.“

In merito alla proposta di realizzare uno studio sull’impatto economico e sociale della criminalità sul territorio pugliese la Barone ha spiegato che si tratterebbe di “Procedere alla realizzazione di uno studio finalizzato ad analizzare l’impatto economico e sociale della criminalità sul territorio pugliese in quelli che sono gli ambiti tradizionalmente più sensibili: ambiente (es. rifiuti), agricoltura (es. agromafie ed al caporalato), sanità (sistema degli appalti). Uno studio che – ha spiegato la consigliera foggiana – avrebbe almeno due impatti immediati: uno sugli impegni che l’Amministrazione Regionale si troverebbe a dover affrontare e rispettare; l’altro sul bilancio regionale, all’interno del quale potremmo portare proposte da sottoporre al voto su misure efficaci che lo rendano  trasparente, partecipato, orientato ad una maggiore sensibilità sui settori a rischio infiltrazione.”

In ultimo Rosa Barone ha invitato i commissari a lavorare affinchè la Commissione, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, le Università e le associazioni, si impegni a realizzare progetti orientati alla promozione della Cultura della legalità tra le giovani generazioni.

“E’ sulle nostre giovani generazioni che dobbiamo puntare cercando di attrattivi in una fase storica in cui il pessimismo, la solitudine e le crisi finanziarie rischiano di far sembrare più utili le scorciatoie criminali ad una vita vissuta in maniera sana. La proposta è dunque di organizzare percorsi tematici che possano realizzarsi nelle scuole, nelle parrocchie, nei beni immobili confiscati riutilizzati a fini sociali e che, almeno una volta a trimestre, siano ospitati proprio nell’Aula Consiliare.” Barone ha concluso evidenziando un altro aspetto “ritenuto fondamentale: quello della Memoria. Anche la Puglia ha pagato un dazio doloroso in termini di vittime innocenti delle mafie – ha detto la Presidente della Commissione ricordando due uomini pugliesi della scorta di Giovanni Falcone – La loro memoria e quella di tutti i caduti per mano mafiosa, senza alcuna distinzione, deve essere rafforzata attraverso sia uno specifico lavoro di questa Commissione che ia attraverso l’audizione dei familiari delle vittime innocenti.“

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