COMPITI IN VACANZA: LA RIFLESSIONE DI UN DOCENTE

 


Il nuovo anno scolastico è, ormai, iniziato a tutti gli effetti. E succede che nel web impazza una lettera scritta da un papà che dice pubblicamente che, a suo figlio, non fa fare i compiti per le vacanze. E la lettera è diventata subito virale, e il dibattito si infiamma.Tanti docenti intervengono, alcuni a favore, altri contro. La questione è più complessa di quanto potrebbe sembrare. Servono i compiti per le vacanze? Se intendiamo compiti in senso nozionistico, come capitoli da studiare, esercizi da svolgere, versioni da tradurre, sicuramente no. I genitori diventano, quasi, dei carcerieri costretti a obbligare i figli a studiare con il caldo. In genere, questi compiti vengono svolti negli ultimi giorni di agosto. Tanti ragazzi, invece, copiano dai compagni più volenterosi. È inutile tutto questo, perché le vacanze sono vacanze per tutti. Probabilmente, per gli alunni delle scuole elementari, potrebbe essere utile qualche compito per ripetere ciò che è stato fatto durante l’ anno scolastico, magari con qualche libro allegro, leggero, che possa motivare a studiare- giocando. Ma per gli alunni delle scuole superiori, il discorso è differente. Secondo me, l’ unica cosa saggia sarebbe motivarli a leggere. Si potrebbero consigliare buoni libri. Non sarebbero compiti, ma stimoli culturali. Leggere è cultura, molto più di decine di esercizi di matematica,versioni da tradurre, ecc. So benissimo che tanti colleghi non saranno d’accordo, ma la realtà è questa. I genitori sono stanchi, hanno ragione. Io non ho mai assegnato alcun compito per le vacanze, lascio i miei alunni liberi e, quando li rivedo, a settembre, dedico le prime settimane ad un reinserimento mentale. Vi assicuro che, dopo, si lavora benissimo e velocemente. Altra questione importante è quella dei compiti per il lunedì. Ma, forse, si ignora che esiste la Circolare Ministeriale n. 177 del 14 maggio 1969, una vera e propria legge italiana, che li vieta. Colleghi, è vero che non si parla di eventuali sanzioni, ma perché quasi nessuno rispetta questa legge? Forse non è giusto che, durante il weekend, le famiglie possano passare più tempo insieme? I ragazzi possono approfittare per dedicarsi allo sport e tanto altro. Il lunedì non dovrebbero esserci verifiche orali e scritte, a meno che l’ orario delle lezioni, non le renda necessarie per mancanza di altra collocazione. Si tratta soltanto di buonsenso. Inoltre, che dire delle giornate in cui vengono stabiliti due- tre compiti in classe? Io parlo di tutto questo per esperienza personale. I miei alunni sono preparatissimi, senza alcun bisogno di caricarli di compiti. Scrivo questa riflessione per ricordare una Circolare Ministeriale, ormai dimenticata. È importante creare, per i nostri alunni, un’ atmosfera serena di rispetto reciproco. Anna Consales

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