La politica litiga su tutto e non mancano anche colpi bassi tra maggioranza e opposizione nel Comune di Brindisi. Sotto accusa la tempistica con cui si sta procedendo nella realizzazione di importanti opere pubbliche. E allora chi c’è adesso al governo della città accusa chi c’era prima e chi c’era prima imputa a chi c’è adesso la incapacità a gestire l’esecuzione delle opere.
Non sappiamo quanto altro tempo occorrerà prima che maggioranza e opposizione si rendano conto che gran parte delle responsabilità per tutto ciò che non si riesce a fare in questa città è addebitabilE ad una struttura comunale che ormai fa acqua da tutte le parti.
Progetti carenti e fatti male, che espongono l’ente a rischi gravissimi,a soprattutto quando si bandiscono gare di appalto e si aggiudicano lavori che poi non possono essere eseguiti, se non attraverso modifiche che a volte sono insostenibili sul piano finanziario.
Un esempio su tutti è rappresentato dalla Cittadella universitaria su cui il Comune di Brindisi potrebbe arrivare con gravissimi ritardi e quindi con il rischio concreto di dover restituire i finanziamenti ottenuti e di doversi fare carico dei soldi spesi inutilmente fino ad oggi.
Non ci voleva un genio a capire che il vecchio palazzo delle Finanze era pericolante e che ben difficilmente si sarebbero potute realizzare operazioni di recupero senza spendere cifre esorbitanti e non disponibili.
Da qui la grave perdita di tempo, con un cantiere che – secondo le previsioni – dovrebbe concludersi entro la primavera del prossimo anno, ma che ad oggi è davvero agli stadi iniziali.
Ed allora, cosa si aspetta a stabilire di chi sono le responsabilità. Perché i privati se sbagliano pagano di tasca mentre nel pubblico passa sempre tutto in cavalleria?
