I vari programmi di screening attivati dalla Regione Puglia (colon retto, mammella, HCV e non ultimo il diabete), non hanno riscosso il consenso sperato da parte della popolazione, riportando dati di adesioni davvero irrisorie. La notizia non ci coglie di sorpresa, più volte infatti, i sindacati di categoria Confcommercio Sanità Puglia, Snabilp-Federbiologi Puglia e Confapi Puglia hanno chiesto al Dipartimento Regionale e al Consiglio Regionale di poter partecipare ai programmi di screening, contando che i laboratori privati accreditati eseguono questo tipo di prestazioni costantemente e in tempi brevissimi.
Le richieste fino ad oggi sono rimaste inascoltate, abbiamo ricevuto solo una debole promessa che si è risolta con un nulla di fatto, preferendo tenere stretta la rete degli screening fra pochissimi attori, le motivazioni sono “ignote” ma la nostra speranza è l’ultima a morire.
Si fa presente che i Laboratori di Patologia Clinica, processano i campioni in giornata, cosa che le Farmacie non fanno, poiché trasferiscono gli stessi negli ospedali o nei presidi vicini. Inoltre, il referto prodotto da un laboratorio di analisi rispetta tutte le procedure di qualità e viene firmato da un Direttore Sanitario Specializzato, quindi perché non scegliere un Laboratorio di Analisi Accreditato?
Senza fare polemiche, si spera che i legislatori regionali si pongano obiettivi più ambiziosi e permettano a tutti gli attori della sanità territoriale di dare il proprio contributo. Screening equivale a fare diagnosi precoce, riduzione della spesa a carico dello Stato, delle cure avanzate e soprattutto riduzione della mortalità.
Confcommercio Sanità Puglia