CONSIGLIO COMUNALE FRANCAVILLA FONTANA, CURTO CENSURA LA POSIZIONE DI ATTANASI

Di seguito una nota di Avv. Euprepio Curto sulla situazione politica a Francavilla Fontana

L’Avvocato Domenico Attanasi, Presidente del Consiglio comunale di Francavilla,  è, senza ombra di dubbio, una delle poche  figure emergenti  nell’asfittico panorama politico, non solo locale. Pur tuttavia,  il suo  generosissimo tentativo  di difesa dell’attività dell’Amministrazione Denuzzo si presta ad alcune precise censure.

La prima. Fare proprio lo  stucchevole armamentario   di una certa sinistra francavillese circa una sorta di paralisi in cui  si sarebbe trovata la città per circa un ventennio – quello durante il quale a governare fu il centrodestra –  quando invece durante quel periodo ad essere paralizzata (rectius: mummificata) fu, invece,  la sinistra. Che tale sarebbe rimasta  per molto tempo ancora se il centrodestra non avesse fatto l’errore storico di tentare di  cancellare una parte, all’epoca dei fatti la più autorevole, dello stesso centrodestra.

La seconda. Un anno e mezzo di governo è ben poca cosa rispetto ad una legislatura intera, o, addirittura, a più di una. Ma è molto, moltissimo,  se   chi si è trovato a governare (come dice Attanasi) “contro ogni pronostico”, e, quindi, probabilmente, per opera e virtù  dello Spirito  Santo (Sic!)  si ritrova già belli e impacchettati: campo sportivo, palazzetto dello sport e  Pug. mentre tra le novità accreditabili a  questa amministrazione spicca il Pip con un  riordino  che, ad essere buoni,  non esito a definire  temerario.

Molto sgradevole appare poi la replica relativa alla questione  Centro di Carico Intermodale. Anche in questo caso riecheggiante  tesi che  non fanno onore all’intelligenza dell’avvocato  Attanasi. Il quale dovrebbe spiegare  quali siano state e da chi siano state coltivate, e per quali interessi, le citate prospettazioni illusorie, ove mai esistite,  comunque ascrivibili agli anni 95-96,  ovverosia a circa un quarto di secolo fa.   Sicuramente, però, non addebitabili a chi, piaccia o non piaccia, ebbe il merito e  la capacità politica di farvi destinare ingenti risorse  finanziarie mai utilizzate. A fronte delle quali, se è vero che fino al 2008 il freno fu  dovuto alla competizione in corso tra i più autorevoli esponenti del centrodestra, è pur vero che dal 2009 in poi i sostanziali monocolori che hanno governato Francavilla nulla hanno fatto in tale direzione.

Due ultimi aspetti. Non ho mai chiesto ai consiglieri comunali di immolarsi in nome del poliambulatorio. Semmai, chiedo loro di esercitare fino in fondo le proprie prerogative, con coraggio e non con pavidità. Così come vorrei spiegare  all’Avvocato Attanasi che non vi è nulla di antigiuridico nell’operare in deroga alle NTA  quando tutto ciò avviene in ragione di un vero, serio e reale interesse pubblico. Sostenere il contrario è un errore. Politico. E – come si suol dire: “mi si consenta” –  giuridico!

Infine, è stato detto che, nel caso di un eventuale  strapotere esercitato da qualche dirigente,  tutto ciò       è più insidioso per chi lo esercita (ovverosia, per il dirigente) che per chi lo subisce. Niente di più non condivisibile, soprattutto se si tiene conto del fatto che   le censure poste non riguardavano l’esercizio del potere, o dello strapotere, fine a se stesso, ma  erano riferite a  vere e  proprie violazioni di legge, ivi compresa quella penale. Materia della  delicatezza della quale  il Presidente del Consiglio comunale di Francavilla è eccellente conoscitore.

 

Francavilla Fontana, 9 gennaio 2019

 

 

 

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