Coppa America – Quando a Brindisi fecero l’annuncio-barzelletta a Napoli stavano già lavorando…

La scelta di Napoli per far svolgere – per la prima volta nella storia – la Coppa America in Italia rappresenta un traguardo estremamente positivo per il nostro paese che adesso, come non mai, sta trionfando in tantissime discipline sportive. Nel 2027, pertanto, con lo sfondo del Vesuvio, New Zealand dovrà difendersi da tanti attacchi, a partire da quello italiano che a quella Coppa d’argento ci tiene davvero tanto.

Per raggiungere questo risultato è sceso in campo il Governo nazionale che in questa avventura spenderà risorse ingenti (che andranno ad aggiungersi a quelle “private” di sponsor del calibro di Louis Vuitton) e coglierà l’occasione per il definitivo rilancio dell’area di Bagnoli, ormai votata ad uno sviluppo turistico-ricettivo.

Un risultato costruito in silenzio, lontano dal clamore della stampa, esattamente come si fa quando si vuole traguardare un obiettivo importante, sbaragliando la concorrenza.

E’ accaduto, insomma, esattamente il contrario di ciò che si è verificato a Brindisi dove per annunciare una fantasiosa candidatura ad ospitare la Coppa America è stato utilizzato qualche organo di informazione, mentre il cosiddetto “comitato organizzatore” è esistito solo su un gruppo whatsapp. Il tentativo fu del presidente di Confindustria Gabriele Lippolis, le cui buone intenzioni nessuno le mette in dubbio. Ma qualcuno, al sesto piano di corso Garibaldi 53, avrebbe dovuto spiegare – con un minimo di istruttoria degna di una struttura confindustriale – che l’impresa era davvero impossibile, partendo da una insuperabile carenza di spazi portuali dove ospitare i team delle barche partecipanti alla sfida mondiale. E invece proprio gli “uffici” a Lippolis lo hanno mandato allo sbaraglio, a tal punto da fargli “sparare” la barzelletta della Coppa America durante l’assemblea annuale di Confindustria e per giunta alla presenza del presidente nazionale Emanuele Orsini. Per fortuna ci pensò Michele Emiliano a riportare tutti sulla terra, ricordando a tutti che significa organizzare un evento di quel tipo.

Insomma, è come se un sindaco promettesse la luna ai suoi cittadini senza prima passare dagli uffici comunali competenti per sapere se quello che ha promesso rientra negli strumenti urbanistici vigenti e soprattutto se le casse dell’ente hanno la somma necessaria iscritta in bilancio.

Al povero presidente Lippolis nessuno ha detto qualcosa per evitargli una brutta figura e c’è da giurare che qualcuno, proprio lì su, si sia fatto anche una ricca risata. Peccato che, oltre a Lippolis, una brutta figura l’ha fatta Brindisi in quella occasione.

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no_fumo_torchiarolo

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