L’inaugurazione fu effettuata in pompa magna lo scorso 24 aprile dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: 28 posti-letto all’interno di uno scatolone di metallo realizzato all’esterno dell’ospedale Perrino ed a due passi dalla camera mortuaria. In realtà, si capì immediatamente che i tanti dubbi posti da Brindisitime nelle settimane precedenti erano fondati. Fu il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, infatti, ad introdursi per errore all’interno di una delle camera della nuova terapia intensiva. Ed in quel modo scoprimmo tutti che la struttura era tutt’altro che pronta e che per l’inaugurazione era stata allestita solo qualche stanza, lasciando perdere tutto il resto.
Da quel giorno la situazione è cambiata davvero poco. La nuova terapia intensiva non è mai stata realmente completata, visto che mancano ancora gli allacci di alcune apparecchiature, così come non è allestita del tutto la catena dello “sporco” (spogliatoi) per il personale che dovrebbe assistere gli ammalati di covid.
Ma l’aspetto ancora più grave è che mancano gli anestesisti. Il che significa che quella struttura, con l’attuale organico, non potrà mai entrare in funzione. E nel frattempo i contagi aumentano di ora in ora e purtroppo anche i ricoveri delle terapie intensive.
Un motivo in più perché sull’intera vicenda l’Asl di Brindisi faccia chiarezza.