CRISI ENERGETICA E CARO BOLLETTE – IL PREFETTO INCONTRA LA CONFESERCENTI

Il Prefetto Bellantoni ha ricevuto, nella mattinata odierna, in Prefettura, il Presidente Provinciale di Confesercenti ed alcuni titolari di  imprese presenti sul territorio, aderendo alla richiesta  formulata  nei giorni scorsi.

Durante l’incontro, i rappresentanti dell’Associazione hanno sottolineato  le notevoli difficoltà riscontrate a  fronte dei recenti  aumenti dei costi delle utenze, delle materie prime e del personale che rischiano di compromettere, in maniera significativa,  l’operatività di tante micro imprese operanti sul territorio.

La grave situazione fa pensare a possibili decisioni di ridimensionamento e di chiusura anticipata delle attività, con conseguenti impatti negativi sugli stessi dipendenti e sull’intero sistema economico provinciale.

L’incremento dei  costi ha spinto Confesercenti ad auspicare l’adozione di  possibili misure utili a salvaguardare le imprese e lo stato occupazionale di tutti i lavoratori coinvolti, mediante sgravi fiscali o altre forme di compensazione economica.

Il Prefetto, al termine dell’incontro, si è reso disponibile a farsi portavoce dei reali bisogni delle imprese brindisine  assicurando ogni necessario supporto, per l’attivazione di percorsi concreti atti al superamento della fase contingente, legata anche alle note vicende  internazionali  che il territorio brindisino, come il resto del Paese, sta attraversando.

Ecco il documento consegnato al Prefetto da Confesercenti:

Gentilissima

Dott.ssa Carolina Bellantoni
Prefetto di Brindisi
​Gentilissima Prefetto,​​​​​​​​​
​​ ​
La corsa dei costi dei prodotti energetici continua a spingere i prezzi e ad erodere la capacità di spesa degli italiani.
Una stima dell’Ufficio Studi Confesercenti, indica in 12,1 miliardi la perdita di potere di acquisto degli italiani nella seconda metà del 2022 (circa 470 euro in meno a famiglia in soli sei mesi).
Il peggioramento è dovuto principalmente agli aumenti record registrati dai prezzi della energia nel corso dell’estate (bollette luglio/agosto allegate).
Aumenti che si scaricheranno proprio sulle bollette autunnali portando l’incremento dei prezzi ai livelli massimi dell’anno.
In questo difficile quadro la priorità rimane quella di porre un freno alla corsa delle tariffe energetiche, in modo da preservare il potere d’acquisto delle famiglie e contenere il boom dei costi fissi delle imprese che essendo non previsti, inevitabilmente determinerà pesanti squilibri nei bilanci aziendali.
Naturalmente il probabile crollo della spesa pone un ulteriore criticità per le attività del commercio, che si aspettano un difficilissimo natale.
Il nuovo Governo è chiamato ad assumere decisioni coraggiose e tempestive dalle quali dipenderanno le sorti di migliaia di imprese e degli innumerevoli posti di lavoro che garantiscono.
Il caro energia (nei soli 43 settori più esposti) sta mettendo a rischio il 20,6% della occupazione del sistema imprese italiane, (nella sola Regione Puglia 57 mila piccole imprese e 177 mila addetti.)
Il solo settore dei pubblici esercizi, certamente tra i più penalizzati, nella sola provincia di Brindisi conta oltre 2000 imprese e10.000 dipendenti.
Le principali richieste che gli imprenditori del terziario rappresentati da Confesercenti Brindisi formula sono:

  1. Interventi dello Stato sotto forma di contributo a fondo perduto al fine di annullare il differenziale tra i costi delle bollette corrisposto negli ultimi quattro mesi e quelli dei corrispondenti mesi del 2021;
  2. Blocco di qualsiasi interruzione delle forniture di energia (luce, gas, ecc.) alle aziende per possibili ritardi di pagamento delle bollette;
  3. Similmente a quanto deciso durante l’emergenza Covid, interventi che prevedano la moratoria dei mutui e la sospensione dei versamenti tributari.
    Parte delle ingenti risorse necessarie alla assunzione di decisioni governative adeguate alla gravità della situazione, possono essere ricavate dall’importante extra gettito IVA riveniente dalla inflazione e dagli incrementi dei prezzi di gas, energia e carburanti (18 miliardi). Per quanto riguarda gli extraprofitti delle aziende produttrici di energia, è necessario rivendicare con forza ed immediatezza, che la Provincia di Brindisi, sede della centrale elettrica ENEL di Cerano, sia destinatarie di adeguate royalty, così come avviene nella vicina Basilicata ed in linea con la recente produzione legislativa regionale.
    In ogni caso gli interventi da attivare devono essere adeguati a quella che si sta rivelando una “economia di guerra” riproponendo l’approccio che ha caratterizzato la azione di governo durante l’emergenza Covid.
    La debolezza del sistema di imprese presente nel nostro territorio provinciale e, più in generale, nell’intero mezzogiorno d’Italia, ci fa temere effetti particolarmente devastanti dal permanere di questa difficile situazione.
    Lo stesso SVIMEZ, in un recente studio, ha affermato che i costi dell’energia incidono maggiormente sui bilanci delle imprese del Mezzogiorno. (ALLEGATO)
    Viene evidenziato come al Sud siano più diffuse le imprese di piccole dimensioni, caratterizzate da costi di approvvigionamento energetico strutturalmente più elevati, così come per l’intero sistema produttivo meridionale il peso dei costi di trasporto sia comparativamente maggiore rispetto al resto del paese.
    È quindi necessario vigilare affinché gli interventi dello Stato nel Mezzogiorno (a partire dai fondi del PNRR) e più specificatamente nella nostra provincia (CIS/ZES ecc.) vengano monitorati ed accelerati.
    E’ indispensabile, che gli interventi compresi nel Contratto Istituzionale di Sviluppo Brindisi-Lecce-Costa Adriatica, recentemente sottoscritto vengano realizzati in tempi brevi, evitando fasi di stallo e ritardi che in questa difficilissima fase economica causerebbero ulteriori danni al territorio.
    A riguardo si evidenzia la necessità di un maggiore coinvolgimento delle Associazioni di Impresa nelle attività avviate in seno al CIS.
    La Confesercenti Provinciale di Brindisi auspica altresì che anche gli enti locali (Regione e Comuni) avviino politiche di sostegno alle imprese in questa delicatissima fase, tanto sul fronte della riduzione della pressione tributaria quanto su quello degli incentivi.


Il Presidente Prov.le Confesercenti ​ ​Michele Piccirillo

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