Crisi industria – A rischio il futuro occupazionale dei dipendenti della ditta Cascione

A seguito dell’esito negativo dell’incontro effettuato con la ditta Cascione Autotrasporti nella giornata del 15 Gennaio presso la sede di Confindustria Brindisi, le scriventi su mandato dell’assemblea di tutti i lavoratori hanno confermato lo sciopero che poi si è svolto il giorno successivo.

Una prima azione di sciopero, è stata necessaria in quanto gli atteggiamenti e le dichiarazioni della società Cascione Autotrasporti, destano forti preoccupazioni circa il futuro occupazionale di  tutti i  dipendenti impiegati nell’appalto Lyondell Basell.

Nella fattispecie la ditta Cascione Autotrasporti ha proceduto al licenziamento arbitrario, a nostro parere, di un lavoratore motivandolo dal giustificato motivo oggettivo di carattere economico, violando di fatto le corrette relazioni sindacali, nonostante i diversi tavoli di confronto in corso, che hanno sempre visto le organizzazioni sindacali disponibili alla ricerca di soluzioni che potessero garantire i lavoratori e al contempo economicamente sostenibili per l’azienda.

Questo modus operandi, oltre chè essere scorretto nei confronti del Sindacato, sta generando nei lavoratori forti tensioni ed incertezze per il futuro, anche alla luce di quanto dichiarato nei vari incontri dagli stessi rappresentanti di Cascione Autotrasporti s.r.l. a causa dell’imminente scadenza del contratto di appalto con Lyondell Basell (marzo 2025 per l’impianto P23 e dicembre 2025 per l’impianto PP2 e P9T già inattivo dallo scorso anno).

Abbiamo già rappresentato a tutte le istituzioni del terrritorio in tutte le occasioni che la chimica di base di Brindisi è destinata a subire i processi di transizione ambientale con radicali trasformazioni e/o chiusure lasciando presagire che la vicenda Cascione/Basell è probabilmente solo il primo “tassello del mosaico” che salta. E’ necessario che la transizione ambientale sia accompagnata parallelamente da una transizione occupazionale per governare le ricadute negative sull’occupazione che potrebbero attivare una bomba sociale nel nostro territorio. 

Per tali ragioni abbiamo chiesto un incontro a sua Eccellenza il Prefetto di Brindisi, al fine di approfondire le motivazioni alla base della protesta e ricercare possibili soluzioni tese a salvaguardare i livelli occupazionali ed il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie.

FILT-CGILFIT-CISLUIL-TRASPORTI
Stozzo G.Nuzzo P.Greco M.
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