CURTO (PROGETTO PER L’ITALIA): “L’AEROSPAZIO CHIUDE NEL SILENZIO GENERALE”

Desta imbarazzo, e preoccupazione, il silenzio assoluto  che sta accompagnando  il progressivo sgretolamento del sistema  brindisino-tarantino  dell’aerospazio.

L’HB, azienda molto accreditata nel settore Aeronautico – fino a qualche mese una fra le principali destinatarie delle commesse di Leonardo (ex Alenia) – chiuderà i battenti entro poche settimane  se dai vertici di Finmeccanica non giungeranno segnali chiari e concreti di una seria inversione di tendenza  rispetto all’attuale  politica industriale chiaramente finalizzata  alla demolizione del sistema di Piccole e Medie Imprese  che negli ultimi anni hanno sostenuto  positivamente i livelli occupazionali locali.

Dove siano andati a finire i rappresentanti  politici ed istituzionali del territorio brindisino, sia regionali che nazionali, ad eccezione di pochi, non è dato sapere.

Una cosa è certa: che si tratti di indifferenza, di superficialità, di disinteresse o, nella migliore delle ipotesi, di rassegnazione, in qualsiasi caso chi doveva muoversi nelle opportune sedi, e non lo sta facendo, sta tradendo il mandato ricevuto.

Eppure, a breve,  la progressiva marginalizzazione del settore dell’aerospazio costituirà il deflagratore di una ribellione sociale di imponenti dimensioni se solo si considerano i sogni andati in frantumi dei tanti giovani  brindisini  occupati da HB e che su tale settore avevano investito speranze e illusioni. E le conseguenze saranno catastrofiche, molto al di là delle più pessimistiche previsioni.

Né pare che a tranquillizzare  i giovani e le loro famiglie possano essere le sterili promesse di eventuali assunzioni da effettuare per il tramite delle agenzie interinali.

Tutt’altro! Anzi,  questa  attuale potrebbe  costituire l’occasione propizia per denunciare con forza  il ruolo devastante assunto  da queste  Agenzie nate  con alcuni  obiettivi specifici:  aggirare le norme sul collocamento,  rendere immune l’impresa da qualsiasi genere di   responsabilità  nei confronti dei lavoratori, annullare i livelli di tutela sociale del lavoro in quanto tale.

Che questo stato di cose, assolutamente devastante,  soprattutto per la provincia di Brindisi e per i suoi giovani, non possa essere più tollerato è un dato di fatto da cui non intendiamo sottrarci, cosicché nei prossimi giorni   sicuramente saranno assunte iniziative clamorose.

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