DAVIDE DE GIUSEPPE HA PRESENTATO IL SUO LIBRO:”PENSIERI D’UN VENTENNE”


Presso l’ex Convento delle Scuole Pie, Davide De Giuseppe ha presentato il suo libro:”Pensieri d’un ventenne”. È intervenuto Antonio Melcore che ha introdotto il nuovo appuntamento della Rassegna Letteraria “Pagine Erranti”, attività del Centro Servizi Culturali Accademia degli Erranti, nell’ambito del programma “Riusa Brindisi” e di “Città che legge”. La giornalista Anna Consales ha dialogato con l’autore. Il libro di Davide è uno specchio dell’animo giovanile. Tanti e intensi sono i pensieri di questo giovanissimo autore che appare molto più maturo della sua età. Una lucida introspezione della realtà che circonda i giovani che, spesso, sentono di esserne esclusi. Una realtà cruda che porta con sé tanti pensieri negativi e, soprattutto, il sentirsi diverso, solo. Un ragazzo si sentirà sempre solo e oppresso dalle aspettative che gli altri hanno nei suoi confronti. A Davide non piace la discoteca e le folle in generale perché, anche fra tanta gente, lui sente un profondo senso di solitudine, una solitudine assoluta che lo porta a riflettere sulla vita, sul presente e, soprattutto, sul futuro che gli appare sempre più incerto. Ricorda i professori che non lo hanno capito e che hanno cercato di influenzare le sue scelte future. Riflette sulla giovinezza e il timore che possa passare in fretta portandosi dietro tanta paura di averla sprecata. L’insoddisfazione di sentirsi un mantenuto, in attesa di un lavoro, tanto cercato ma che, sicuramente, significherà dire addio ad ogni forma di piacere. Davide si è diplomato in tempo di pandemia ed è evidente che la situazione che il mondo intero sta vivendo abbia contribuito a questi suoi pensieri pessimisti. Davide De Giuseppe ha sentito il bisogno di dare voce a questi pensieri, alle insicurezze e alle paure che tormentano i giovani. Tanti ed interessanti sono stati gli interventi dei giovani presenti all’evento. Una serata coinvolgente con molti punti su cui riflettere e la considerazione che gli adulti dovrebbero sforzarsi di capire maggiormente i ragazzi e non limitarsi soltanto a delle critiche sterili che possono provocare un senso di emarginazione assoluta. Le letture sono state a cura dei Volontari del Servizio Civile Universale e dell’A.p.s.

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