Se la Provincia di Brindisi batte cassa nei confronti dell’Amministrazione comunale targata “Carluccio”, chiedendo, con decreto ingiuntivo del TAR di Lecce, la restituzione di circa 3 milioni di Euro, per le spese anticipate per conto del Comune per l’attivazione di corsi universitari nel territorio brindisino, così come da convenzione con le Università del Salento e di Bari, lo stesso Comune di Brindisi si oppone al decreto ingiuntivo, attraverso gli avvocati Francesco Trane e Emanuela Guarino, rispondendo pan per focaccia. Si evidenzia, infatti, che l’Ente di piazza Matteotti vanta nei confronti della Provincia di Brindisi crediti per il servizio di integrazione scolastica e crediti derivanti dal recupero delle somme indicate nella sentenza n.2105 del 2014. Nello specifico, il Comune fa notare che per quelle somme anticipate dalla Provincia per l’Università non si è concluso l’iter istruttorio avviato e che esiste un rilievo definitivamente impeditivo del collegio dei Revisori dei Conti per la non corretta applicazione dei criteri di rendicontazione, chiedendo una verifica congiunta delle singole voci di spesa. Insomma, tra Enti che vogliono galleggiare dal punto di vista economico si battono tutte le strade, legali ovviamente, per cercare di fare cassa.