DEIEZIONI ANIMALI SCARICATE IN TERRENI AGRICOLI SENZA AUTORIZZAZIONI. DENUNCE E SIGILLI

Sequestro dei Carabinieri forestali della Stazione di Ceglie Messapica su una concimaia di circa 30 metri quadrati, che raccoglieva le deiezioni di bovini dalle stalle di un’ azienda zootecnica nelle campagne di Carovigno. I liquami, venivano sospinti da una motopompa, attraverso una condotta lunga circa 50 metri, nei terreni agricoli circostanti, di proprietà della stessa azienda.

Per l’ utilizzo agronomico delle deiezioni animali l’ azienda non risultava in possesso di alcuna autorizzazione, per cui, esulando da qualsiasi prescrizione e disciplina per l’ eventuale utilizzo come sottoprodotti degli effluenti da allevamento, si è configurato il reato di gestione (smaltimento) illecito di rifiuti speciali non pericolosi, ai sensi dell’ art. 256, comma 1, lettera a) del “Codice dell’ Ambiente” (decreto legislativo n. 152 del 2006).

Per tale illecito è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Brindisi A.T., ostunese di 47 anni, titolare dell’ azienda zootecnica. Trattandosi di rifiuti non pericolosi, previo accertamento di non sussistenza di danni all’ ambiente, il trasgressore potrà beneficiare della definizione in via amministrativa del reato, se provvederà nei termini a ripristinare una situazione di normalità, altrimenti sarà soggetto alla pena dell’ arresto da tre mesi ad un anno ovvero dell’ ammenda da 2.600 a 26.000 euro.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi ha quindi convalidato l’ azione di sequestro operata dai Carabinieri forestali, riconoscendo la necessità di aver operato di urgenza per interrompere ed impedire ulteriori effetti dell’ attività illecita.

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