Il progetto si chiamava “Ecobach”, ovvero ECOlogico Bus A CHiamata. Era l’anno 2003 e il contratto fu sottoscritto tra l’Amministrazione Comunale ed il Consorzio Cetma che si aggiudicò la gara d’appalto europea relativa alla messa in esercizio e alla fornitura di un sistema per la gestione ottimizzata dei servizi di trasporto pubblico urbano a “domanda debole variabile”. Il sistema si basava sull’utilizzo di mini bus elettrici per la gestione di un servizio di trasporto pubblico innovativo, flessibile e ad impatto ambientale praticamente nullo nel centro storico cittadino, tale da ridurre le difficoltà per l’accesso ai mezzi, causate dalla particolare configurazione urbanistica dell’area in questione. Il progetto fu finanziato nell’ambito dei POR Puglia 2000-2006 e rappresentò l’evoluzione più avanzata di un sistema, a suo tempo messo a punto, sempre dal Cetma, nel Comune di Foggia su incarico della Stp. Un progetto che se fosse effettivamente stato avviato, avrebbe collocato Brindisi ai primi posti delle classifiche per la mobilità urbana sostenibile. Peccato che quel progetto non è mai partito e oltre al finanziamento, furono anche spesi e a questo punto, sprecati, soldi pubblici per l’allaccio alla rete telefonica e per la manutenzione. Le colonnine non sono mai entrate in funzione e da anni giacciono abbandonate nei punti in cui erano state installate. La foto è stata scattata in via Mattonelle, pieno centro storico. Non è dato sapere chi o che cosa abbia abbattuto quello che ormai è divenuto un monumento allo spreco di denaro pubblico. Ora sarebbe auspicabile intanto la rimozione e il ripristino del marciapiede prima che qualcuno si faccia male e magari pensare di nuovo ad un’idea che se ben organizzata potrebbe decongestionare il traffico di auto in centro e alleviare l’annoso problema dei parcheggi.
