DEPOSITO COSTIERO – AMBIENTALISTI: A BRINDISI IL PORTO DELLE NEBBIE E DELLE PREVARICAZIONI

LETTERA APERTA
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Mario DRAGHI
segreteria.dica@mailbox.governo.it
Roma
Al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Prof. Enrico GIOVANNINI
segreteria.ministro@pec.mit.gov.it
Roma
Al Ministro della Transizione Ecologica
Prof. Roberto CINGOLANI
segreteria.ministro@pec.minambiente.it
Roma
e p.c.
Al Presidente della Regione Puglia
Dott. Michele EMILIANO
presidente.regione@pec.rupar.puglia.it
Bari
Al Sindaco di Brindisi
Ing. Riccardo ROSSI
ufficioprotocollo@pec.comune.brindisi.it
Brindisi
Agli Organi di Stampa
Loro sedi
Brindisi, 14 febbraio 2022
Oggetto: BRINDISI – Deposito costiero GNL Edison – Il Porto delle nebbie e delle
prevaricazioni. Si dà il via a decisioni inaccettabili che compromettono il futuro del
porto.
Gentilissimi,
abbiamo più volte evidenziato che “scientemente” per il deposito costiero di GNL a
costa Morena si è voluto evitare l’obbligo di VIA che scatta quando lo stoccaggio è
dai 20.000 metri cubi in su (nel caso specifico sono dichiarati 19.950 metri cubi.
Abbiamo più volte chiesto uno studio di fattibilità che esaminasse le diverse
opzioni ed i diversi siti, per giungere ad una scelta condivisa da sottoporre a VIA o
all’opzione zero.
Abbiamo più volte evidenziato il palese contrasto dell’impianto nel sito prescelto
(Costa Morena) e del vincolo su 300 m di banchina con il traffico merci, la linea
ferroviaria appena ultimata e con la stessa funzionalità del porto.
Il Ministro per la Transizione Ecologica ha rilasciato il parere favorevole
indipendentemente da quelli espressi dalle istituzioni regionale, provinciale e
comunale e soprattutto dal parere espresso dal Consiglio superiore dei lavori
pubblici, aprendo la strada per l’autorizzazione da parte del Ministro per lo
sviluppo economico.
Non siamo affatto meravigliati, visto che lo stesso ministero ha emesso il decreto
di autorizzazione delle opere portuali senza avere una caratterizzazione dei
sedimenti da dragare prelevati, in contraddittorio con l’ARPA e da questa
certificati, e senza alcun rispetto per i giudizi sull’impatto paesaggistico e sui gravi
rischi concernenti la presenza di reperti archeologici.
Non ci sorprende anche perché lo stesso Ministero per la Transizione Ecologica sta
portando avanti il processo di autorizzazione della nuova centrale ENEL (Cerano) a
turbogas, pur in presenza dei tanti gravi rilievi evidenziati sull’impianto proposto
perfino dalla stessa commissione VIA VAS.
Ci sconcerta invece che, come al solito, si preferiscono agevolare gli interessi di
una singola azienda (in questo caso la Edison SpA) al posto di quelli generali e
collettivi del territorio e della portualità, dimostrando di non possedere una
visione prospettica come richiederebbe il momento particolarmente difficile.
Siamo purtroppo abituati alle prevaricazioni rispetto alla ovvia rivendicazione del
territorio di determinare il proprio futuro e ribadiamo il pieno sostegno a quanti
vorranno, in tutte le sedi opportune, opporsi a scelte calate dall’alto e
giuridicamente molto nebulose, come il futuro che si prospetta per il porto.
Auspichiamo che quanto sopra riportato sia tenuto nella giusta considerazione.
Forum Ambiente Salute e Sviluppo
Italia Nostra Brindisi
ISDE Brindisi
Legambiente
WWF
Salute Pubblica

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