DEPOSITO, QUARTA (F.I.): “BBC&CO AMBIENTALISTI A GETTONE. INTANTO L’ASI DEL SOCIO ROSSI CONCEDE L’OK”

La vicenda del deposito di benzina e gasolio “Brundisium” ci conferma come l’Amministrazione Rossi sia affetta da ambientalismo selettivo. Così come si tace il fatto che il 60% dei rifiuti della città vada in discarica (rispetto alla gestione commissariale si sono persi oltre 15 punti percentuali di differenziata), allo stesso modo si tace del fatto che tale deposito di carburanti – non proprio in linea con la transizione ecologica – abbia ottenuto le varie autorizzazioni e stia per scontare l’intesa Stato-Regione. Davvero bizzarro questo modo di fare di Rossi e dei suoi accoliti: un giorno sì e l’altro pure sentono il dovere di avversare mediaticamente e in tutte le sedi insediamenti in linea con la tassonomia verde indicata dall’Unione Europea, mentre su un deposito di benzina e gasolio non hanno nulla da dire alla cittadinanza; bastano i pareri tecnici per lavarsi la coscienza. Neppure una parola sul fatto che Emiliano sarà al suo fianco in questa battaglia o che impugnerà la Via ministeriale come minacciato – senza dare seguito – per la Via concessa al deposito gnl di Edison. Insomma, se la questione non paga dividendi elettorali come la battaglia contro il rigassificatore, Rossi non si spreca nel raccontare ai cittadini cosa accade, improvvisamente non sente più il dovere di salvare la città dai “colonizzatori”. Ovviamente adesso che la stampa ha tirato fuori il tema del deposito, mettendoli a nudo, fingeranno di strapparsi le vesti. È vecchia la storia.
Intramontabile, invece, è l’ossessione per l’Autorità portuale, con Bbc che per nascondere la propria inconsistenza e incoerenza come movimento ambientalista, indica in Patroni Griffi il colpevole, reo di aver cambiato parere sul deposito a seguito di modifiche progettuali, nulla osta, autorizzazioni e rassicurazioni intervenuti. Ciò che stranamente omettono di citare i seguaci di Rossi è che l’Asi, il cui parere è determinante in questa vicenda ed i cui soci di maggioranza sono il Comune e la Provincia di Brindisi, ha scritto nel proprio parere che «l’insediamento rientra tra le tipologie ammesse nella zona industriale», preservando la necessità di «non penalizzare l’iniziativa economica nel territorio brindisino». Qualcosa che suona come un lasciapassare. Questa è un po’ come la vicenda del rilascio del decreto Aia per Eni Versalis, con Rossi che si scagliò contro il ministero e impugnò il provvedimento nonostante ci fosse il parere favorevole della Provincia guidata proprio da Rossi! Se la situazione non fosse drammatica, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate.

Gianluca Quarta, Consigliere comunale Forza Italia Brindisi

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