DIOCESI: ENTRA NEL VIVO LA TAPPA BRINDISINA DEL GIUBILEO LAURETANO

Entra nel vivo la tappa brindisina del Giubileo lauretano, che da oggi al 4 marzo vede presente nel Brindisino la Madonna di Loreto, proclamata da papa Benedetto XV nel 1920, «Patrona degli aeronauti».  La tappa brindisina che vede impegnati Aeronautica militare ed Assoarma, Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, Polo Universitario “V. Valerio” della Asl Brindisi ed Università “Aldo Moro” di Bari, dopo l’arrivo, oggi, della statua della Madonna, con celebrazioni in Santa Maria del Casale, domani vivrà, sempre nella stessa splendida chiesa monumento nazionale gli importanti eventi programmati, che hanno come filo conduttore il tema “Da Nazaret il Viaggio della Vita transita da Brindisi”. Nel corso di essi si rifletterà in maniera concreta su quel “Fiat” che – come teologi e storici della Chiesa hanno detto – “ha mutato il corso della storia”. Si inizia alle 17 con la celebrazione eucaristica che, presieduta da S. e. mons. Domenico Caliandro, Arcivescovo di Brindisi, sarà animata dal Coro degli Studenti del Polo Universitario “V. Valeri” – Asl di Brindisi. Alle 18, quindi, dopo i saluti delle autorità e le introduzioni del Prefetto di Brindisi, S. E. dott. Antonio Guidato,  e della dott. Katiuscia Di Rocco, direttrice della Biblioteca arcivescovile “A. De Leo” sarà la prof. Vincenza Musardo Talò – con i lavori moderato dalla prof. Annamaria Sardanelli, presidente dei corsi di laurea in professioni sanitarie, sede Brindisi-Lecce-Tricase – a tenere la relazione sul tema “La Santa Casa di Nazareth da Taranto-Brindisi a Loreto”. L’illustre studiosa, infatti, di recente ha pubblicato un accuratissimo studio – che gode della prefazione del p. Giuseppe Santarelli, direttore della «Delegazione Pontificia S. Casa di Loreto» – sul rapporto intercorso tra il Principato di Taranto in età angioina e la Santa Casa di Loreto, in stretta relazione con Brindisi e la Chiesa di S. Maria del Casale. Tutto parte dalla ricognizione del foglio 181 del Chartularium Culisanense avvenuta a Napoli nel 1984 e già resa noto nel 1985.

I fatti rilevanti accaddero alla fine del XIII secolo: Santa Maria del Casale era una chiesetta rurale e fu l’ultima tappa del viaggio della S. Casa di Nazareth prima di approdare a Loreto il 10 dicembre 1294.

Analizzando il testo del Chartularium, tuttavia, la Musardo Talò, ha posto elementi fondamentali per la storia della Traslazione del sacello mariano da Nazareth a Loreto, collegandola allo stretto legame tra il principe Filippo di Taranto e Loreto. Infatti, è Filippo I d’Angiò ad aver donato al papa Celestino V le insigni reliquie della Casa di Nazareth. Esse «giunse al porto di Brindisi insieme a Tamara (la promessa sposa di Filippo, figlia di Niceforo I, despota d’Epiro) in autunno inoltrato, nel 1294 – hanno scritto di recente -. Solo dopo, a seguito della donazione del principe e di sua moglie a Celestino V, il sacello mariano veniva definitivamente traslato dalla Puglia a Loreto, diocesi di Recanati, già territorio dello Stato della Chiesa. In tale contesto, si pone in discussione anche il perché – più che dalle terre del principato di Taranto – la santa reliquia di Nazareth riprendesse il mare per Loreto proprio dal porto della città regia di Brindisi, dove il devoto carico era sbarcato e poi verosimilmente ricoverato all’interno di una antica cappella rurale, adiacente al porto e che andava sotto il titolo di Santa Maria del Casale. Quest’ultimo assunto, legato alla questione lauretana, è un nuovo e importante credito per la storia stessa della odierna chiesa di Santa Maria del Casale, adiacente al porto brindisino. Di committenza del principe Filippo I – è stato ulteriormente osservato -, la sua edificazione ebbe inizio proprio sul finire del Duecento e sul sito dell’umile santuario mariano, da cui prese il medesimo titolo».

Il legame delle fede ha dunque un forte legame storicamente accertato e su questo si rifletterà anche domani sera nel corso della relazione e subito dopo. Alle 19, infatti, lo spettacolo teatrale “Così fu per Maria – Nulla è impossibile a Dio” di Clara e Mario Scardicchio, concluderà una giornata intensa, che già proietta al sabato 29 febbraio, nel corso del quale, al mattino, sempre in S. Maria del Casale alle 10,30 e 12,30 saranno celebrate Sante Messe e, a seguire, vi sarà l’Adorazione eucaristica. Tra le 15 e le 17, ancora, sarà recitato il Rosario meditato animato dalla Pia Associazione “Servi della Madonna” del Santuario di Jaddico, mentre alle 17 ed alle 18,30 saranno celebrate due Sante Messe, la prima con i bambini e i ragazzi della catechesi, l’altra con gli ammalati dell’Unitalsi.

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