Una brutta gatta da pelare per il dirigente del settore ambiente della Provincia di Brindisi, dott. Pasquale Epifani. Il Tribunale di Roma, con sentenza emessa lo scorso 12 luglio, lo ha condannato a pagare 40.000 euro alla Formica Ambiente srl ed altri 40.000 euro all’imprenditore Vincenzo Fiorillo. A ciò bisogna aggiungere che Epifani dovrà pagare metà delle spese legali e risarcire la Provincia di Brindisi con euro 3.130, oltre accessori di legge.
Il tutto, si riferisce a dichiarazioni che il Tribunale della Capitale ha ritenuto fortemente diffamatorie nei confronti dei ricorrenti (Formica Ambiente e Fiorillo). Il dott. Epifani, ascoltato da una commissione di inchi9esta parlamentare sui rifiuti, dichiarò quanto segue: “Sulla discarica di Formica Ambiente ho una raccolta di articoli di giornale di venti anni. Secondo quanto emerge dalle indagini giudiziarie che sono state svolte, la discarica Formica Ambiente per un certo periodo è stata gestita dalla camorra. Dopo la camorra è subentrata lòa banda della Magliana e il gestore precedente all’amministrazione giudiziaria era un prestanome del magnate dei rifiuti Cerroni”.
Il Tribunale di Roma contesta ad Epifani il fatto che le sue affermazioni non trovano riscontri di alcun tipo e che lo stesso Epifani non ha prodotto alcuna documentazione in tal senso, macchiandosi, pertanto, di “colpevole superificialità e ingiustificabile genericità”. Il tribunale romano, invece, ritiene che Epifani, di fronte ad una commissione parlamentare, avrebbe dovuto mostrare assoluta trasparenza, rigore nella narrazione dei fatti ed obiettività nell’offrire ai parlamentari circostanze riscontrabili e prontamente verificabili.
Per tale comportamento, Epifani dovrà sborsare complessivamente circa 90.000 euro. A ciò si aggiunge il fatto che la Provincia di Brindisi potrebbe assumere anche decisioni disciplinari nei suoi confronti, così come potrebbe decidere di sollevarlo dalla responsabilità del settore ambiente dello stesso ente.
