La notizia è clamorosa, ma viene ripresa dagli organi di informazioni attraverso il comunicato stampa ufficiale della STP, come se fosse un fatto normale. In sostanza, durante le giornate di domenica e lunedì il servizio di trasporto pubblico potrebbe subire delle riduzioni in quanto tanti autisti (pare 25) saranno impegnati a fare gli scrutatori o i rappresentanti di lista per la consultazione referendaria. Quindi chi vuole utilizzare il trasporto pubblico anche per andare a votare potrebbe trovarsi di fronte ad un servizio ridotto. Cioè esattamente l’opposto di ciò che dovrebbe avvenire, con il “pubblico” che aiuta il cittadino ad esercitare un suo diritto, che è quello del voto.
A fronte di tutto questo la società dei trasporti non può far altro che informare l’utenza: Ma il Prefetto può intervenire, eccome! Non si tratta di privare gli autisti di un proprio diritto, ma di assicurare il corretto svolgimento di un servizio essenziale. Come al solito, però, nessuno protesta e storie come questa passano tranquillamente in cavalleria….