ECCO L’INFERNO DEL DORMITORIO, DOVE IL DEGRADO VIENE SPACCIATO PER ACCOGLIENZA…

Agenti della polizia locale, tecnici comunali e addetti di Ecotecnica e della Brindisi Multiservizi sono al lavoro da stamattina all’alba per sgomberare il Dormitorio di via Provinciale San Vito in maniera tale da poter effettuare interventi di bonifica e di ripristino dei bagni resi ormai quasi tutti inservibili. Gli ospiti della struttura – circa 250 a fronte di una capienza di 80 unità – non potranno entrare fino a stasera. Dopo di che tornerà tutto come prima, nel senso che non è stata individuata una soluzione alternativa per consetnire agli operai di lavorare in maniera compiuta e risolutiva. Va detto che non è la prima volta che ciò accade, anche se nel 2013 gli immigrati furono trasferiti in una scuola del rione Perrino per poter rifare completamente il Dormitorio, con tanto di letti, armadietti, condizionatori e blocchi di servizi igienici dotati di acqua calda. Ben presto, però, la struttura tornò ad essere affollata ben oltre la capiuenza consentita e quindi quel posto di accoglienza diventò ancora una volta un inferno per tutti, a partire da chi ci abita. Oggi la situazione è diventata addirittura esplosiva ed è una follia che il Comune debba farsene carico da solo. Il primo passo probabilmente potrebbe essere quello di spostare la competenza del problema in Prefettura, chiarendo che la città di Brindisi, in quel dormitorio, non può ospitare più di ottanta persone e che per far rispettare questa regola (nell’interesse primario degli stessi ospiti) è indispensabile poter contare sulla piena collaborazione delle forze dell’ordine, anche nelle fasi di accesso alla struttura. E invece così non accade e quindi gli interventi che si stanno realizzando in queste ore rischiano di essere vanificati in una manciata di giorni. Il vero “buonismo” nei confronti degli immigrati sarebbe quello di farli vivere in condizioni “umane” e non in mezzo a topi, scarafaggi e con il rischio di epidemie che, con un tale sovraffollamento, sono davvero in agguato.

Si individui immediatamente una soluzione praticabile al problema e il sindaco Rossi non si faccia carico di problemi che non possono ricadere solo sulle spalle del Comune. E’ come se il Paese-Italia avesse lasciato il cerino nelle mani di Brindisi, fregandosene di tutto il resto. Ben venga l’accoglienza nei confronti degli immigrati, ma che sia realmente tale e non solo di facciata, con il rischio concreto che a rimetterci siano proprio quelli che a parole si vogliono proteggere.

 

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